Corriere della Sera, Mario Sensini, Stilisti e 400 società nella lista svizzera

Corriere della Sera, Mario Sensini, Stilisti e 400 società nella lista svizzera

Corriere della Sera
Stilisti e 400 società nella lista svizzera. Nel mirino anche diplomatici e sportivi. Per San Mairno a richio la garanzia euro.
Mario Sensini
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Non solo imprenditori, professionisti, avvocati, commercialisti, stilisti, sportivi e diplomatici. Tra i 7.094 clienti italiani della filiale ginevrina della banca Hsbc, nella lista trafugata dall’ex dipendente Hervé Falciani e consegnata dal govemo francese alla Guardia di Finanza, ci sarebbero ancbe almeno 400 società di diritto italiano. Sui nomi c’è il riserbo più assoluto, pur se non è escluso che nei prossimi giorni arrivino indicazioni pi esaurienti sulla loro tipologia e distribuzione geografica, concentrata in massima parte nelle regioni del Nord.

I riscontri delle Fiamme Gialle sulla lista, arrivata a metà della scorsa settimana, sono tuttavia già iniziati ed una prima scrematura avrebbe già consentito di selezionare 4 mila conti correnti intestati a persone fisiche e società, con una giacenza media di un milione di euro, e che rischiano grosso.

Le disponibilità presenti su quei conti non sarebbero state denunciate al fisco approfittando dello scudo fiscale aperto dal governo e chiuso a fine aprile. E se fossero rimaste in Svizzera, Paese considerato «non collaborativo» dal governo italiano, i titolari dovrebbero difendersi dall’accusa di evasione fiscale internazionale, che prevede sanzioni pesantissime: dal 20% al 50% delle somme nascoste al fisco, poi le tasse sul reddito, maggiorate fino al 400%. E l’inversione dell’onere della prova.

Sarebbero i contribuenti pizzicati con il conto in Svizzera, secondo le nuove leggi entrate in vigore insieme allo scudo fiscale, a dover dimostrare che quei soldi non sono frutto di evasione, ma che hanno invece una provenienza lecita. Il che non eviterebbe comunque la maggiorazione delle tasse dovute e non pagate.

li fatto che la lista sia stata trafugata dalla banca svizzera in modo illecito non cambia la sostanza delle cose. Per le infrazioni alla legislazione fiscale non valgono le stesse regole che esistono sul fronte penale, che prevede determinate garanzie sull’acquisizione delle prove.

La lista Falciani contiene nomi e dati dei conti correnti. Elementi fattuali e circostanziati che, come hanno già fatto sapere i tecnici del ministero dell’Economia, degli Esteri e degli Interni che lavorano con la Guardia di Finanza sul fronte dell’evasione internazionale, sarebbero pienamente utilizzabili per le conte- stazioni fiscali. Con buona pace degli svizzeri e delle loro banche, strette nella morsa dei Paesi del G-20 che in modo coordinato hanno dichiarato guerra totale all’evasione internazionale.

Nei confronti della Svizzera il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non ha alcuna intenzione di deporre le armi. Come, del resto, è intenzionato ad andare fino in fondo per convincere San Marino ad accettare lo scambio automatico, ed effettivo, delle informazioni in materia fiscale. L’accordo in discussione da mesi con la piccola repubblica è ancora in alto mare. E il governo italiano starebbe considerando anche la possibilità di non offrire pi la sua garanzia formale sulla circolazione dell’euro San Marino, che l’ha adottata come moneta ufficiale, grazie alla copertura italiana, pur non facendo parte dell’Unione Europea.

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