COMMERCIO, PARTONO I CORSI PER RIQUALIFICARE L’OFFERTA
Lingue straniere, vetrine, preparazione di un cocktail, capacità di comunicare con un cliente che fa
un reclamo. Tutto questo potrà non essere più un problema per gli operatori del commercio
sammarinese e per i loro dipendenti. Le Segreterie di Stato per l’Industria, il Lavoro e il Turismo,
infatti, insieme alle associazioni di categoria Osla, Usc e Usot finanziano una serie di corsi di
formazione di tre livelli. Vanno dalla base, cioè i principi del commercio, le normative fiscali
sammarinesi, la comunicazione e la promozione, le tecniche di vendita; alla formazione avanzata,
quindi il commercio all’ingrosso alimentare e non, la grande distribuzione. Ci sono anche i corsi di
lingue straniere (per il momento russo, inglese, polacco e cinese, ma altri potrebbero essere attivati)
e i percorsi di formazione specialistica che riguardano, le tecniche di confezionamento, la gestione
dei reclami, quello di un negozio o di un ristorante. L’idea è di dare copertura a tutte le possibili
richieste dei sammarinesi che hanno già un’attività commerciale o imprenditoriale o che hanno
intenzione di aprirla.
Il Congresso di Stato perciò ha investito 40.000 euro per la realizzazione dei corsi, che saranno
tenuti da professionisti, in collaborazione con il Centro di formazione professionale, e che nascono
anche grazie alla collaborazione dell’Ente Cassa di Faetano (Banca di San Marino) e la Fondazione San Marino
Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino
–S.U.M.S. . Grazie poi al contributo delle
organizzazioni di settore, i corsi hanno costi abbordabili (e gli associati otterranno uno sconto) e,
una volta partiti, potranno poi essere replicati anche per il 2009. Osla, Usc e Usot, infatti, nei
prossimi giorni inizieranno a raccogliere le adesioni, e quando si raggiungeranno gli otto iscritti per
ogni corso, si comincerà a “studiare”.
“Occorre riqualificare il centro storico e l’offerta commerciale- ha commentato durante la
conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria, – gli
studi di settore di McKinsey e Ambrosetti hanno confermato la necessità di riqualificazione delle
nostre attività commerciali. Le quali peraltro si impegnano per migliorare e chiedono al Governo di
fare la sua parte. E noi, come Segretari di Stato diamo sostegno pieno e convinto a questa idea”.
Anche Pier Marino Mularoni, Segretario di Stato al Lavoro, è convinto che i corsi “abbiano
una potenzialità anche occupazionale” senza contare che la formazione “è un elemento della qualità
dell’offerta: come Governo siamo quindi impegnati ad andare avanti in questa direzione”.
La legge quadro sul turismo del 2006, ha aggiunto Antonello Bacciocchi, Segretario di Stato al Turismo, prevede “la formazione come elemento chiave per la qualificazione
professionale in materia turistica sia per gli operatori del settore privato che per i dipendenti del
settore pubblico, del turismo o dei settore connessi”. Sempre sul fronte dell’impegno per la
qualificazione del turismo, conferma Bacciocchi, “stiamo per definire la partecipazione azionaria
dei privati (a cui spetta il 49%: il 51% è dello Stato) al Convention Visitor’s Bureau, organismo che
comprenderà anche le associazioni di categoria”. Ormai l’iter è quasi terminato, entro giugno le
quote dovrebbero essere assegnate.
Alla conferenza stampa, Silvia Della Balda di Usc ricorda intanto che i corsi di formazione
saranno rivolti anche ai dipendenti e che chi si iscrive a più di due corsi non pagherà il terzo, mentre
gli associati potranno beneficiare di uno sconto del 25%. Perché “fare impresa è un modo per fare
cultura”. Maria Teresa Venturini Tamagnini, presidente dell’Osla precisa che nei corsi “c’è tutto, mi
auguro che i nostri operatori ne vogliano approfittare”.