Costi di un Gran Premio di Imola e quello del MotoGP di Misano

Costi di un Gran Premio di Imola e quello del MotoGP di Misano

Gp di Formula 1 di Imola: una corsa da 20 milioni. Tanto verrebbe a costare a San Marino tornare a legare il proprio nome all’evento –

“Excellent”. Una sola, esatta parola, pronunciata dal Delegato Sicurezza della FIA Charlie Whiting che dà linfa alla speranza di rivedere i bolidi della F1 sfrecciare nel bellissimo circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Una buona notizia per San Marino, ma solo all’apparenza: la Repubblica, secondo indiscrezioni, dovrebbe investire circa 20 milioni di euro all’anno per “riap¬pro¬priarsi” dell’evento. Vista la distanza che separa Imola dal Titano (e visto il successo della MotoGp di Mi¬sa¬no), il gioco vale la candela? Il circuito del San¬ter¬no è piuttosto lontano dal Monte: se ieri – ovvero fino al 2006 – poteva aver un senso legarsi a una manifestazione sportiva, il successo di numeri della MotoGp (ricordiamo che l’ultimo week end di agosto Valentino Rossi ha vinto nella classe regina davanti a 81 mila spettatori) potrebbe allontanare la Repubblica dalla Formula Uno. Tanti, forse troppi i 20 milioni di euro all’anno (ma potrebbero essere anche una decina di più) che San Marino dovrebbe sborsare: Misano, ad esempio, ha vantaggi economici e logistici non indifferenti. Le due ruote costano molto meno: si parla di cifre che viaggiano attorno ai 3 o 4 milioni, senza considerare, appunto, la distanza che separa il Santa¬mo¬nica dalle Tre Torri. E anche se il Titano non ha organizzato eventi di grande richiamo – insomma, si potevano invitare i centauri del circus nel Centro storico e creare una ma¬nifestazione su misura in mo¬do da coinvolgere i fans e attirare così moltissimi visitatori o semplici curiosi – tra i tornanti del Monte si sono visti molti appassionati delle due ruote girare e fermarsi a vedere il nuovo patrimonio dell’umanità dell’Une¬sco. Imola è sempre Imola, anche oggi, dopo i lavori che hanno visto la ri¬de¬finizione del layout dell’ingresso della pit lane e l’ampliamento della via di fuga della “Piratella”, oltre alla ria¬sfal¬tatura del tratto di tracciato compreso tra l’uscita dei box e la fine della curva del Tam¬burello. Per chi ha visto le macerie dei vecchi box di Imola accartocciate intorno ai ricordi scritti negli anni di gloria dell’autodromo sul San¬terno forse è arrivato il momento di tornare a sorridere: il Gruppo Norman società specializzata nella gestione del patrimonio immobiliare, si è aggiudicata la gestione tren¬ten¬nale dell’autodromo. Gli obiettivi dichiarati? Una struttura aperta 340 giorni l’anno con 25 eventi mo¬to¬ristici ospitati di cui 15 a livello internazionale. Un programma che include investimenti pesanti e soprattutto il ritorno della F1. Tra 3 anni però.

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