Crediti dello Stato: no al colpo di spugna dei furbetti

Crediti dello Stato: no al colpo di spugna dei furbetti

“Di fronte a 156 milioni di crediti, in larga parte monofase non pagata, lo Stato  ha il dovere di premiare gli onesti e colpire i furbetti”. Il segretario CDLS, Marco Tura, tiene il punto sul nodo dei “crediti inesegibili” e invita il Governo a intraprendere tutte le iniziative per recuperare le risorse sottratte alla collettività. 

“Alla fine, prima o poi,  i nodi vengono al pettine: gli anni della tolleranza e del lassismo hanno lasciato il loro pesante strascico economico.  La superficialità dei governi che si sono succeduti in questi anni riguardo al puntuale rispetto delle Leggi e delle regole ed alla carenza di controlli e di rigorose sanzioni immediatamente applicabili ha consentito ad una folta schiera di furbetti, molti dei quali di importazione, di prendere in giro il nostro Paese e, di conseguenza i suoi cittadini. Aver consentito l’apertura di aziende da parte di cosiddetti ‘imprenditori’ senza che lo Stato cautelasse in alcun modo i propri interessi e quelli dei suoi cittadini con fidejussioni  bancarie o assicurative e garanzie personali, ha permesso a questi personaggi, peraltro ben consigliati da consulenti ben pagati, di aggirare le regole e sfruttare le vulnerabilità del nostro sistema economico, fiscale e legislativo”.

Il segretario CDLS concentra quindi l’attenzione sul nodo crediti pubblici: “Ora emergono ben 165 milioni di euro, quasi 320 miliardi delle vecchie lire, di crediti, in larga parte  monofase non pagata allo Stato, che si sono accumulati negli anni.  Certo frutto del mancato pagamento da parte di aziende cessate, ma riteniamo anche di molti soggetti economici ancora operanti ed attivi.  Questa enorme quantità di soldi deve essere corrisposta allo Stato e quindi a noi tutti in qualità di cittadini. Concordiamo con la Segreteria di Stato per le Finanze quando esclude qualsiasi tipo di sanatoria o condono (sotto qualsiasi forma), riteniamo che in un momento di crisi come quello attuale sia indispensabile il massimo rigore e la massima trasparenza per premiare i cittadini onesti che hanno fatto, stanno facendo e faranno il loro dovere di contribuenti”.  

Ma è altrettanto necessario, aggiunge, “far conoscere e rendere pubblici i nominativi delle aziende che si sono approfittate del nostro Paese lasciando una scia di debiti e di insolvenze nei confronti dello Stato  e dei dipendenti.  E questa doverosa ed indispensabile ‘operazione trasparenza’ deve avvenire non solo ai fini della mancata riscossione dei crediti derivanti dalla monofase, ma anche degli eventuali mancati pagamenti di IGR o di contributi sociali e previdenziali”. 

“Siamo di fronte ad un contesto di crisi economica nel quale sarà purtroppo inevitabile la richiesta di sacrifici per i cittadini, i lavoratori, i pensionati e per le tantissime aziende oneste che sono il futuro del nostro Paese. Non possiamo accettare in alcun modo che nel nome della ‘pulizia del Bilancio’ venga messa l’ennesima pietra tombale sui crediti dello Stato”. 

L’auspicio del segretario Tura è netto: “Vanno intraprese tutte le iniziative, anche di tipo esecutivo,  necessarie al recupero dei crediti dello Stato, che i controlli siano sempre più approfonditi e puntuali e le sanzioni siano immediatamente esecutive” . 

E insiste: “Non crediamo che di fronte a queste vere e proprie truffe a carico dello Stato si possa invocare alcun tipo di privacy o di riservatezza: è sempre più doveroso premiare gli onesti e colpire i furbetti.  Il recupero di preziose risorse economiche è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo ed il rilancio del nostro Paese”. 

“Visto che si parla spesso dei rilevanti problemi causati dalla permanenza del nostro Paese nella black list – è la conclusione – con riferimento alle nostre aziende sane ed oneste che hanno il diritto di operare al di fuori di San Marino, crediamo sia ormai indispensabile, al fine di disincentivare le inadempienze e le truffe contro lo Stato,  creare la nostra pubblica ‘lista nera’ che comprenda tutti i soggetti indesiderabili, siano esse persone fisiche o aziende”.  

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