Serravalle 25 febbraio 2011. Il Consiglio di Amministrazione del Credito Industriale Sammarinese S.p.A., rinnovato per 5/6 in data 14 dicembre 2010, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 che evidenzia una Raccolta complessiva di 493 milioni di euro, Impieghi per 365 milioni di euro e un Patrimonio netto di 49,7 milioni di euro dopo la contabilizzazione della Perdita dell’esercizio di 47,8 milioni di euro.
Il risultato risente di un’accurata disamina del portafoglio crediti verso clientela, resa possibile anche grazie alle modifiche all’articolo 36 della Legge 17 novembre 2005 n. 165 introdotte con il Decreto Legge 29 novembre 2010 n. 190, recentemente ratificato dal Consiglio Grande e Generale; sono stati infatti integralmente registrati a conto economico gli effetti della congiuntura economico/finanziaria sammarinese e italiana e, segnatamente, dello sfavorevole andamento del comparto immobiliare.
Resta confermata la solidità patrimoniale del CIS come anche dimostrato da un coefficiente di solvibilità pari al 22,88%, ben superiore al livello minimo dell’11% previsto dall’Autorità di Vigilanza bancaria; largamente superiore anche a quello previsto dalle vigenti normative internazionali.
Nella medesima seduta il Consiglio ha approvato un riassetto organizzativo volto al miglioramento dell’efficienza e al rafforzamento delle funzioni di controllo, valorizzando il know how offerto dall’appartenenza al Gruppo bancario Banca CARIM, ed al contenimento dei costi fissi. In tale contesto, considerata la recente reintroduzione della figura dell’Amministratore delegato, viene a cessare la carica di Direttore generale.
Le iniziative poste in essere, nel quadro di un rinnovato fattivo sostegno della Capogruppo, pongono le basi per il rilancio delle attività del CIS che intende confermarsi come una delle principali realtà bancarie sammarinesi e, in tale ambito, ribadire la propria vocazione di servizio ai cittadini e allo sviluppo dell’economia della Repubblica di San Marino.
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