Credito Sammarinese si ripropone sul web

Credito Sammarinese si ripropone sul web

Aprire il mercato bancario
all’internazionalizazzione, ma mettendo sammarinesi nei posti
chiave. A partire dalla presidenza di Banca centrale. E sposando
la convinzione che 12 banche sono una risorsa e non un problema
per il Paese. Presentando alla stampa la nuova veste grafica del
web site del suo istituto di credito, il presidente del Credito
Sammarinese, Lucio Amati, da’ la sua ricetta per rilanciare il
comparto, fiducioso che ormai il peggio sia passato.
La banca compie proprio oggi sei anni, ricorda, e ha fin qui
vissuto due fasi diverse, la prima di “crescita vivace di tutto
il sistema”; la seconda “emorragica”, iniziata dopo gli arresti
dei vertici della Cassa di risparmio nel maggio 2009. “Il sistema
e’ andato in difficolta’”, anche per colpa di “una campagna
mediatica spesso irrispettosa e disonesta, con tante inesattezze
volute”, attacca Amati.
Il Credito sammarinese, tra le ultime banche nate sul Titano,
ha sofferto maggiormente di quelle storiche, perche’ legato quasi
esclusivamente a clientela italiana in gran parte evaporata per
colpa dello scudo fiscale. Ma ora il peggio sembra passato: “Sono
ottimista- conferma Amati- l’ostilita’ italiana e’ stata ampia a
ogni livello, speriamo sia finita, perche’ San Marino ha fatto
sforzi importanti e ora ci sono le condizioni per recuperare un
rapporto rispettoso con l’Italia”. Anche perche’, sottolinea, “a
livello internazionale ci fanno i complimenti e possiamo pensare,
sperare o pretendere che tutti i Paesi ci trattino in maniera
uguale”. Insomma “se ci promuove il Moneyval perche’ non dovrebbe
farlo l’Italia?”.
Dunque per Amati “il sistema
sammarinese potra’ avere un futuro stabile”, ma la speranza e’
quella di “non finire prigionieri del monte Titano. Da
industriale ero libero, da uomo di banca sono prigioniero, eppure
la nostra Repubblica e’ stata piu’ tollerante sulle invasioni di
campo italiane”. Per cui occorre andare alla ricerca di
“collaborazioni nuove, oltre l’Italia”, partendo dalla certezza
che “un sistema bancario sammarinese per San Marino e’
un’assurdita’” e che “12 banche sono una risorsa per il Paese”
sia dal punto di vista fiscale che occupazionale. E che anche i
capitali esteri sono importanti. Insomma
“l’internazionalizzazione deve diventare un progetto strategico
per il Paese e la politica deve esprimersi in merito”.

Intanto il Credito Sammarinese rinnova il suo sito, rendendolo
piu’ innovativo e semplice, garantendo un approccio personale
alla clientela. Tradotto in sei lingue, innanzitutto permette di
conoscere San Marino e la sua storia, e non solo i prodotti della
banca e le normative del settore. E assicura un contatto diretto
con il direttore generale oltre alla possibilita’ di eseguire
tute le operazioni tramite Internet.

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