Critiche al bilancio 2009 come approvato dal Consiglio

Critiche al bilancio 2009 come approvato dal Consiglio

Un Bilancio ed una maggioranza senza idee per affrontare la crisi.
Lo schema di bilancio proposto dal governo uscente sul quale si erano addensate, anche oltre ogni lecita motivazione, forti critiche perché insufficiente ad affrontare la crisi economica globale prevista per il 2009 è stato variato solo in 4 punti fondamentali:

Una previsione di entrata ridotte di circa 20 Milioni di Euro, sulla quale non sono state addotte motivazioni tecniche plausibili.

Un aumento per il finanziamento all’edilizia sovvenzionata di 10 Milioni di Euro a pioggia senza distinzioni fra chi ha veramente bisogno e chi no e che sembra orientato più che alle famiglie al sistema immobiliare in difficoltà.

Uno stanziamento di 4,5 Milioni di Euro per il sostegno all’economia e non alle famiglie ed ai lavoratori in difficoltà senza aver definito le modalità di impiego per questi interventi.

La cancellazione del riferimento agli standard europei a tutela dei risparmiatori per la creazione del fondo di garanzia per il sistema bancario, che penalizza i risparmiatori e tutela maggiormente le banche.

Queste sono state le mirabolanti iniziative della maggioranza prese per fare fronte alla crisi globale, chiunque può giudicare lo spessore di questi interventi e raffrontarli con le decisioni prese a livello globale ed europeo.

Non solo nonostante reiterati richiami alla responsabilità e alla condivisione sulle scelte strategiche per il sistema San Marino, ed il Bilancio di Previsione in questo difficile momento strutturale del sistema economico globale ricade fra queste scelte; il Segretario alle Finanze ha rispolverato la sua famosa arroganza e si è chiuso senza giustificazioni di fronte alle proposte di Riforme e Libertà tese al sostegno della classe media e dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà.

Inoltre, in evidente imbarazzo di fronte alle pressioni di Riforme e Libertà, il Segretario alle Finanze ha ritirato l’emendamento che prevedeva il taglio di 1 Milione di Euro per il finanziamento della Ricerca e della Innovazione.

Il Paese di fronte a questa autoreferenzialità della maggioranza corredata da una evidente mancanza di idee e di progettualità troverà molte difficoltà a ritrovare quella serenità per affrontare le numerose emergenze che si stanno accumulando preoccupantemente sul suo futuro.

Il Sistema dell’alternanza voluto da Riforme e Libertà non può tollerare la vecchia arroganza degli anni 90, il sistema dell’alternanza si basa su un virtuoso rapporto dialettico fra maggioranza e opposizione, e non sul tentativo, che negli anni 90 è sempre stato perseguito, di cancellare l’opposizione.

E’ necessario mettere al lavoro tutte le forze positive del Paese per uscire dalla crisi che stiamo vivendo e questo potrà avvenire solo attraverso un percorso di coinvolgimento basato su un metodo e su dei contenuti innovativi e non sulla vuota affermazione di potere tanto cara al Segretario alle Finanze.

Servono idee e progettualità, servono capacità e professionalità e soprattutto la volontà di affermare che di fronte ad un possibile collasso del sistema devono partecipare, collaborare e lavorare con pari dignità tutte le forze del Paese.

Ci auguriamo che le intelligenze più sensibili della maggioranza e delle forse sociali ed economiche percepiscano questi primi e preoccupanti campanelli di allarme sia sul metodo che sui contenuti per raddrizzare la pericolosa piega che il Patto per San Marino ha intrapreso in questo passaggio importante e delicato.

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