Riunito il Direttivo CSdL
I programmi elettorali sono evanescenti e senza scelte precise
Si è riunito oggi pomeriggio il Consiglio Direttivo della Confederazione del Lavoro, che ha preso in esame le principali tematiche di questa particolare fase della vita sociale e politica di San Marino, alla vigilia delle elezioni politiche.
I programmi elettorali di cui si è preso visione in queste settimane, contengono una serie di enunciazioni e di obiettivi piuttosto generici ed evanescenti, ma non indicano scelte concrete sui principali problemi del paese. Anche negli incontri che si sono svolti in questi giorni tra la CSU e alcune coalizioni e forze politiche, da parte dei partiti non sono emerse proposte chiare e precise, in particolare su temi decisivi come la riforma fiscale, il lavoro, l’adesione alla Unione Europea, le politiche di sviluppo, lo stato sociale e la difesa dei cittadini più deboli, tra cui i pensionati.
Dell’impegno a tradurre in concreto l’accordo raggiunto da CSU e Governo sulla riforma fiscale, non vi è traccia. Molto deboli sono anche le posizioni sull’adesione di San Marino all’Unione Europea, anche da parte di forze politiche che fino a poco tempo fa apparivano propense ad avviare rapidamente il percorso per l’ingresso in Europa.
Non è più tempo della incertezza e della evanescenza. Il declino del paese è inarrestabile. A tal proposito non sono di nessuna rassicurazione le dichiarazioni del Segretario per il Lavoro, che sostiene che nell’ultimo periodo a perdere il lavoro sono stati prevalentemente i frontalieri, mentre vi sarebbe qualche occupato sammarinese in più. Premesso che va data priorità all’occupazione dei cittadini residenti, tutti i lavoratori hanno eguale dignità, indipendentemente dal luogo di residenza.
Ma il dato vero è che a San Marino, negli ultimi 4 anni, vi sono quasi duemila posti di lavoro in meno. E nessuno dice con chiarezza quali sono le scelte di politica economica da compiere per dare un impulso all’economia reale e produttiva, così come non si indica come reperire, attraverso una equa riforma fiscale di vitale importanza per il paese, le risorse da investire nello sviluppo e nel rafforzamento dello stato sociale
La CSdL ritiene necessario che le forze politiche indichino scelte precise ed efficaci sui temi vitali per il paese e sulle riforme strutturali, per far ripartire l’economia e l’occupazione, consolidare lo stato sociale, allargare l’orizzonte dei rapporti internazionali attraverso l’adesione alla UE.
Un primo passo per fare luce e smantellare il legame tra malaffare e politica, è stato fatto con la relazione della commissione antimafia. Si tratta di una commissione politica, il cui lavoro si è comunque basato su atti giudiziari ufficiali acquisti dalla magistratura italiana, quindi altamente attendibili. Oltre alle responsabilità individuali emerse, è evidente che vi è anche una responsabilità politica più generale da parte delle forze politiche che hanno governato in questi anni, in cui questo sistema ha potuto svilupparsi e proliferare indisturbato.
La richiesta della CSdL è che ora si vada fino in fondo e che anche la magistratura sammarinese apra propri filoni di indagine per fare piena luce su tutte le vicende di collusione tra mafia e politica, non solo quindi la vicenda Fincapital, per sradicare completamente questo fenomeno, che rappresenta un pericolo mortale per la stessa democrazia, tanto più in un piccolo paese come San Marino.
È importante che il livello di attenzione sulla relazione antimafia, che ha iniziato a scoperchiare la pentola sui rapporti tra organizzazioni mafiose e politica, resti sempre alto, e non debba affievolirsi. In tal senso, stupisce alquanto il silenzio che è calato sul paese all’indomani della sua presentazione.
Ufficio Stampa