Csdl: Riforma fiscale, fa nuovi regali alle categorie economiche e incentiva ulteriormente l’elusione fiscale!

Csdl: Riforma fiscale, fa nuovi regali alle categorie economiche e incentiva ulteriormente l’elusione fiscale!

Gli oltre 8mila cittadini che hanno manifestato in Piazza della Libertà e nel centro storico lo scorso 24 settembre hanno avanzato al Governo e alla politica una fortissima e chiarissima richiesta di equità e giustizia sociale. Ovvero: tutti i cittadini devono contribuire equamente e in ragione dei loro redditi per far fronte alle difficoltà del paese. Ma la risposta del Governo e della maggioranza, che si fanno beffe della volontà popolare, è stata del tutto opposta: infatti, con la nuova stesura del progetto di riforma tributaria, l’Esecutivo da un lato ha confermato il forte aumento della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre dall’altro concede ancora nuovi sgravi, deduzioni e regalie che vanno incredibilmente ad abbassare la già ridottissima tassazione per i lavoratori autonomi e ad alimentare la elusione/evasione fiscale!

Ma non c’erano gravissime difficoltà nel bilancio dello Stato? E allora perché ai lavoratori autonomi si alleggerisce così tanto la pressione fiscale, riducendo pesantemente il già scarsissimo gettito che queste categorie fornivano allo Stato? La risposta è fin troppo semplice: per il Governo i privilegi di queste categorie non devono essere toccati, anzi vanni aumentati anche in tempi di crisi con un fisco ultraleggero, mentre i lavoratori e i pensionati vanno spremuti come limoni.

I lavoratori dipendenti e i pensionati sono anche disposti a considerare, nella prospettiva, la possibilità di un parziale aumento della tassazione, per contribuire a risollevare le sorti di un paese in gravi difficoltà; ma questo con la necessaria gradualità e soprattutto ciò deve essere assolutamente subordinato alla effettiva emersione di tutti i redditi dei lavoratori autonomi e al significativo incremento del gettito fiscale da parte di queste categorie, che non hanno mai contribuito secondo le loro effettive disponibilità, a causa di un sistema fiscale del tutto inadeguato e inefficace.

Il peggioramento complessivo di questa nuova stesura del progetto di legge, che concede nuove regalie alle categorie economiche e crea nuove e ampie sacche di elusione fiscale, è del tutto evidente. Facciamo alcuni esempi: alle banche viene consentito di non pagare nulla se il pacchetto azionario è detenuto da società estere. Ciò desta profonda indignazione, considerando le molte decine di milioni di euro che lo Stato, e quindi i cittadini, hanno sborsato per tenere in piedi le banche!!!

Così pure si stabilisce che i titoli finanziari emessi da enti esteri – praticamente tutti, dato che a San Marino non si emettono titoli – non sono sottoposti a tassazione. E ancora: gli utili di attività economiche che vengono ridistribuiti non a persone fisiche, ma a persone giuridiche, non pagano nulla. È fin troppo evidente che si tratta di un altro espediente facilmente aggirabile per non far pagare un centesimo di tasse alle categorie economiche. Si tratta peraltro di una misura che rende conveniente ridistribuire gli utili, tutto a scapito invece del reinvestimento nella produzione e nello sviluppo aziendale. Ciò va proprio nella direzione opposta alla necessità di potenziare l’economia reale e produttiva destinando le necessarie risorse. È così che si agisce per risollevare l’economia e incentivare il lavoro in un paese in crisi?

Un altro articolo prevede la possibilità per i lavoratori autonomi di denunciare i compensi, quali consulenze, ecc., dopo tre anni, e di sottoporre tali introiti a tassazione separata, soggetta all’aliquota del solo 12%, molto più bassa di quella ordinaria, quando i redditi sono cumulati. Un altro evidente stratagemma per abbassare le tasse a favore di queste categorie.

La CSdL, nel ribadire la richiesta di una riforma tributaria che abbia i massimi requisiti di equità e trasparenza di tutti i redditi per mettere fine alla gravissima piaga della evasione/elusione fiscale, conferma la richiesta avanzata la scorsa settimana dalla CSU di ritiro di questo progetto di legge, che proprio nella sua struttura e filosofia è inaccettabile e inemendabile, per aprire un vero confronto che porti ad una stesura completamente rinnovata che accolga sostanzialmente le richieste avanzate dal sindacato e sostenute da tutta la popolazione onesta del paese.

 

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