Csu: contro un uso ‘improprio’ del Fondo Pensioni

Csu: contro un uso ‘improprio’ del Fondo Pensioni

Fondo pensioni, a rischio soldi dei lavoratori e dei pensionati
Fermo no della CSU ad un investimento incauto e azzardato di soldi dei lavoratori e pensionati: 35 milioni in prestito obbligazionario di 10 anni presso Cassa di Risparmio. CSdL-CDLS adotteranno ogni azione utile per contrastare questa gravissima decisione assunta oggi a maggioranza dal Consiglio per la previdenza. Chiesta una udienza urgente alla Reggenza
20 dicembre 2012 – Unicamente per assecondare una richiesta della Cassa di Risparmio, una importante fetta di risorse del fondo pensioni, che appartengono ai lavoratori e ai pensionati, sono stati impegnati – nonostante la strenua opposizione e le fortissime proteste avanzate da CSdL e CDLS – in un prestito obbligazionario di 10 anni a favore della stessa Cassa di Risparmio
Un investimento, pari a 35 milioni di euro, che oggi non assicura le necessarie garanzie in termini di trasparenza, essendo il prestito obbligazionario uno strumento senza garanzie privilegiate.
Questa decisione, che CSdL e CDLS considerano gravissima e azzardata, è stata assunta a maggioranza questa mattina dal Consiglio per la Previdenza, con il voto contrario dei due rappresentanti di CSdL e CDLS, un astenuto e cinque voti favorevoli.
In particolare, CSdL e CDLS hanno evidenziato che il prestito obbligazionario, per sua natura, aumenta di molto i rischi delle risorse investite; considerata la natura previdenziale dei fondi, è del tutto inaccettabile che si assumano rischi così rilevanti, senza che vi siano garanzie equivalenti.
Si ritiene del tutto eccessiva la durata dell’investimento, addirittura di dieci anni, decisa peraltro senza aver compiuto nessuna attenta valutazione circa le previsioni di entrate e uscita del fondo pensioni, e in assenza di una relazione di Banca Centrale sulla situazione economico/patrimoniale della Cassa di Risparmio, valutandone le prospettive per un periodo almeno pari alla durata del prestito.
Ciò è ulteriormente aggravato dal fatto che il prestito obbligazionario non può essere ammesso su alcun mercato regolamentato, ovvero non può essere smobilizzato in alcun modo prima della sua lunga scadenza temporale.
CSdL-CDLS ritengono del tutto avventato e assai poco responsabile, soprattutto in questa fase di criticità economico-finanziaria, destinare importanti risorse del fondo pensioni in strumenti finanziari complessi e con scarse garanzie, anziché attenersi responsabilmente ad una normale e prudenziale gestione che prevede l’investimento in Certificati di Depositi o pronti contro termine di durata massima a 6/9 mesi.
Con questa decisione, che non tiene per nulla conto della necessità di tutelare al meglio le risorse dei lavoratori e dei pensionati, viene interrotta quella sana e prudente gestione delle risorse previdenziali che aveva finora caratterizzato le scelte del Consiglio per la Previdenza.
Da rilevare, in tutta questa vicenda, che il Governo non si è assunto nessuna responsabilità, limitandosi ad un ruolo di semplice spettatore.
Le Confederazioni intendono assumere ogni azione utile per contrastare questa decisione che non garantisce il superiore interesse del fondo pensioni e i soggetti direttamente interessati, i lavoratori e i pensionati, e che può pregiudicare la sicurezza di risorse fondamentali per il paese. In tal senso hanno già chiesto una udienza urgente agli eccellentissimi Capitani Reggenti per illustrare la gravità della situazione. Ulteriori iniziative saranno decise nelle prossime ore.
CSdL – CDLS

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