Csu: Fondo per i disoccupati, tutte le categorie devono contribuire

Csu: Fondo per i disoccupati, tutte le categorie devono contribuire

Inaccettabile la proposta di finanziarlo unicamente attraverso il contributo dei soli dipendenti pubblici e dei pensionati, mentre alle categorie del lavoro autonomo non si chiede nulla. Quello proposto da Civico 10 non è un reddito di citadinanza

Più che un reddito di cittadinanza, è un semplice prolungamento degli ammortizzatori sociali.

Così la CSU commenta la proposta formulata da Civico 10 di istituire un fondo di solidarietà per chi ha perso il lavoro e dimostra di attivarsi per cercare una nuova occupazione.

Le Confederazioni Sindacali non sono certo contrarie alla costituzione di un contributo di solidarietà per i disoccupati, anzi è un intervento sociale auspicabile in questa fase di crisi e di forti difficoltà nella collocazione e ricollocazione al lavoro.

“Quello che non possiamo accettare – puntualizzano i Segretari Generali di CSdL e CDLS, rispettivamente Giuliano Tamagnini e Marco Tura – è l’idea che a finanziarlo debbano essere unicamente i lavoratori dipendenti del settore pubblico e i pensionati.

Non deve assolutamente passare il principio che siano unicamente i lavoratori a dover far fronte alle emergenze del paese. E non si può nemmeno pensare che sia solo una categoria di lavoratori, all’interno del mondo del lavoro dipendente, e i pensionati, che sono la fascia più debole della società, a doversi far carico della solidarietà alle persone più colpite dalla crisi.”

“La solidarietà verso chi non riesce a trovare una collocazione al lavoro – aggiungono Giuliano Tamagnini e Marco Tura – non è un problema solo dei lavoratori dipendenti, ma è un’emergenza sociale che deve coinvolgere tutti i cittadini, a partire da chi possiede maggiori risorse e patrimoni, peraltro costruiti in presenza di un sistema tributario privo di strumenti di reale accertamento dei redditi, che ha permesso il proliferare dell’elusione ed evasione fiscale, mentre da molti anni si rimanda l’approvazione di una equa riforma tributaria.

Invitiamo le forze politiche che ricoprono importanti ruoli istituzionali ad assumere atteggiamenti improntati alla massima serietà e responsabilità, per rispetto delle istituzioni e dei cittadini che dovrebbero esservi degnamente rappresentati.”

Ufficio Stampa CSU

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