Dal sito del senatore Felice Belisario, interrogazione con Elio Lannutti contro San Marino

Dal sito del senatore Felice Belisario, interrogazione con Elio Lannutti contro San Marino

Alla vigilia dell’approvazione dello scudo fiscale, io ed il Sen Lannutti abbiamo depositato un’interrogazione rivolta al ministro Giulio Tremonti in cui si chiede di sapere quali siano le ragioni per cui il governo italiano, dopo il G20 di Londra e dopo lo storico accordo tra il dipartimento di giustizia statunitense e la Svizzera sul caso Ubs, (una tra le principali società internazionali di servizi finanziari) non abbia ancora stipulato l’accordo con la Repubblica di San Marino, al fine di individuare coloro che utilizzano la piccola Repubblica per occultare i capitali o evadere il fisco.
Crediamo sia lecito, infatti, chiedere lumi sulla ritrosia del governo a siglare l’accordo sullo scambio di informazioni con San Marino.
E’ una finanza senza regole quella che sta emergendo dalle indagini della Procura della Repubblica di Forli’ sulle attivita’ della Cassa di risparmio di San Marino. Una finanza alimentata dall’evasione fiscale di cittadini italiani che viene sfruttata dalle banche sammarinesi per penetrare in modo illecito nell’economia nazionale.
il mercato di riferimento del sistema finanziario della Repubblica e’ quello interno, rappresentato da residenti e prevalentemente da non residenti che di propria iniziativa scelgono di recarsi fisicamente presso banche e finanziarie sammarinesi piuttosto che presso intermediari del proprio Paese.
Ci permettiamo, inoltre, di citare i contenuti di una relazione riservata inviata all’esecutivo sammarinese da Banca Centrale di San Marino. Il documento, divulgato poi sulla stampa, commette due ammissioni notevolissime, ovvero che l’economia locale vive in buona parte sull’evasione fiscale italiana e che la stessa evasione, in realta’, e’ reato anche sul Titano.
Chiediamo inoltre informazioni sulle verifiche in corso su un elenco di 700 cittadini e societa’ residenti a San Marino ma con domicilio fiscale al Consolato di Rimini che la Guardia di finanza sta conducendo. Infine, pretendiamo chiarezza sul numero effettivo di italiani residenti sul Titano. Nelle mani dell’Agenzia delle entrate ci sarebbe l’elenco di tutti i cittadini italiani residenti nel Titano, messo a disposizione dal governo sammarinese, secondo cui la loro soglia non supererebbe le quattro mila unita’. Al contrario pero’, a noi risulta che secondo i dati dell’archivio dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), gli italiani che hanno stabilito la propria dimora abituale nella Repubblica sarebbero oltre 8 mila.

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