Decreto Mussoni: ancora una volta sono le debolezze del sistema a farla da padrone!

Decreto Mussoni: ancora una volta sono le debolezze del sistema a farla da padrone!
Decreto Mussoni: ancora una volta sono le debolezze del sistema a farla da padrone!
La vecchia politica e il vecchio sistema di potere sono i veri artefici del Decreto legge d’urgenza appena promulgato dalla Reggenza, che cancella diritti fondamentali e aumenta fortemente la precarietà dei lavoratori, a tutto vantaggio del potere delle aziende
9 agosto 2011 – La totale inadeguatezza del gruppo dirigente dell’ANIS, incapace di intavolare politiche industriali serie, che siano edificate sulla trasparenza del sistema economico e sulla progettazione di nuove strategie produttive, basate sull’eccellenza e non sulla mortificazione delle maestranze, ci fa vivere questo periodo paradossale. Lo stesso gruppo dirigente che rifiutò, nel luglio 2009, di aprire un dialogo con il paese e di aprirsi anche alle opinioni degli altri, cerca ancora una volta, tramite personaggi della vecchia politica ormai obsoleti e deleteri per il rinnovamento, di sferrare un’altra “zampata” ai diritti dei cittadini e dei lavoratori, solo per far predominare il proprio potere e senza curarsi minimamente delle conseguenze per i cittadini.
Si arriva così a fare fortissime pressioni su un giovane neo Segretario di Stato, costringendolo a prendersi la responsabilità di fare delle scelte che l’ANIS sostiene da tempo, ma che i cittadini sammarinesi non condividono; posizioni che di fatto tendono a far tornare i datori di lavoro in padroni! Entrando nel merito dei contenuti del famigerato “decreto Mussoni”, si evince una fortissima volontà di precarizzare non solo il lavoro delle persone, ma anche lo loro stessa vita, dando all’ANIS ciò che vuole! E così spariscono di fatto le graduatorie, che garantiscono un minimo di giustizia sociale, per fare posto alla chiamata nominativa sempre e comunque. Quindi non sarà più il possesso di titoli formativi e l’esigenza familiare, perni fondanti della nostra società, a stabilire chi ha più diritto a ricoprire un posto di lavoro, ma la logica clientelare ben conosciuta. Allo stesso tempo, sempre per fare un favore all’ANIS, si liberalizzano le assunzioni per i lavoratori transfrontalieri, ben più ricattabili dei sammarinesi e residenti, e lo si fa in un momento storico dove la disoccupazione dei sammarinesi ha raggiunto livelli preoccupanti; uno scenario che richiede – al contrario di quanto fa il decreto – una maggiore tutela dei nostri concittadini nell’accesso al lavoro.
Si aumenta la possibilità di impiegare figure altamente precarizzate, come i Co.co.co., anch’essi totalmente ricattabili e licenziabili in un attimo, e distaccare lavoratori da aziende italiane praticamente a piacimento. Oltre a ciò tornano nuovamente in ballo le agenzie interinali, forse per favorire “compagnie” operanti sul territorio, e tutto in nome di una presunta competitività che, secondo quanto l’ANIS ha fatto scrivere a Mussoni, si gioca solo sulla pelle delle persone e delle loro famiglie. E tutto questo l’ANIS lo sostiene, evitando, in maniera dispotica di rinnovare quello strumento democratico che permette ai lavoratori di essere tutelati, come il contratto di lavoro, scaduto ormai da anni!!  Il deprecabile decreto Mussoni recita poi che i casi particolari, e cioè i giovani da 18 a 32 anni e le madri monoreddito (che non sono casi particolari ma ormai la normalità), potranno essere trattati in totale deroga ai contratti esistenti per favorirne l’assunzione, e stabilisce che sarà la Segreteria a fare specifici accordi, e viene da chiedersi….con chi? Ma con l’ANIS naturalmente. Quindi, a fronte della difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro per alcune categorie, il Segretario Mussoni si guarda bene dal richiamare la responsabilità sociale delle imprese, preferendo, come da sempre sostiene l’ANIS, colpire la dignità delle persone!
Viene totalmente annullato lo scopo dell’assunzione di praticantato a contenuto formativo, che viene trasformata da percorso di formazione mirato e finalizzato alla definitva assunzione, ad una sorta di lavoro a tempo determinato sottopagato. Altro che aiuto ai giovani ed alle loro famiglie che hanno fatto sacrifici per farli studiare!! Vengono allungati i periodi del lavoro a tempo determinato, che erano stati concordati sul tavolo tripartito, confondendo volontariamente la competitività con la ricattabilità. Un lavoratore a tempo determinato costa quanto uno stabilizzato, ma, ovviamente, lo si può ricattare molto più facilmente.
Viene cancellato dalle priorità per il mantenimento del posto di lavoro, in caso di riduzione del personale, il carico familiare, ad ulteriore conferma della filosofia di questo provvedimento, che non attribuisce importanza alla sicurezza delle persone e delle loro famiglie, ma punta a porre in forte soggezione e sudditanza i lavoratori. E, dulcis in fundo, a fronte di una nuova regolamentazione sul lavoro nero, si prevede una sanatoria pressoché totale e quasi gratuita, per quelle imprese che non hanno rispettato, e non rispettano tuttora, le regole democratiche e civili sulle assunzioni dei lavoratori. Un ulteriore regalo all’ANIS ed ai suoi rappresentati, che dà ancora una volta un’immagine del nostro Paese di cui non riusciamo a liberarci se non si rinnovano figure e metodi di quella associazione, vecchia come è vecchio il sistema sammarinese, che tutti dicono debba essere cambiato.
Cosa dire di un giovane Segretario che si presta a questo tipo di politica… Poco o nulla. È chiaro che dietro ha il vecchio sistema che spinge per favorire i soliti marpioni, ma è anche chiaro che, se dovesse proseguire per la sua strada, sarebbe lui considerato responsabile di una nuova stagione di fortissima conflittualità sociale alla ripresa delle attività, insieme a chi, con ogni probabilità, è il vero artefice di questo odioso disegno di precarizzazione della vita dei cittadini.  Perché, sia chiaro una volta di più, i cittadini ed i lavoratori non accetteranno questa deriva, e difenderanno il nostro paese dagli insostenibili disegni dell’ANIS, dalla metastasi dei vecchi politici che la appoggiano, e da chi non è capace di liberarsi dagli uni e dagli altri!
Gilberto Piermattei (Vice Segretario CSdL)
Ivan Toni (Segretario Confederale CSdL
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