Delta, partecipata Carisp San Marino, indifesa

Delta, partecipata Carisp San Marino, indifesa

L’ operazione di esproprio di Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino da parte dello Stato Italiano, sta andando avanti senza che il governo sammarinese abbia almeno tentato di salvare il salvabile cercando ascolto negli organismi internazionali di cui San Marino fa parte.

Oggi in un articolo di stampa.it, riguardante Intesa Sanpaolo, si legge in proposito:
tra i temi sui quali sono stati forniti aggiornamenti al consiglio di gestione c’è stato anche quello di Delta, l’istituto di credito al consumo bolognese che fa capo alla Banca di San Marino, commissariato dalla Banca d’Italia, per il quale i tempi si allungano. I commissari di Delta avrebbero ottenuto dalla Vigilanza il prolungamento di un mese, sino a fine gennaio, dei termini per l’operazione, legata alla scadenza di importanti linee di credito. Oggi Passera – si è appreso – ha fatto un’informativa ai consiglieri sulla situazione. Intesa Sanpaolo, come è noto, è impegnata dalla scorsa estate in una due diligence sui conti di Delta e la situazione col passare del tempo è risultata via via più complicata e grave di quanto apparso inizialmente. Per il salvataggio c’è un mese di tempo in più.
Per giunta in Consiglio Grande e Generale
torna in uno
scontro verbale Rossi-Gatti un sospetto su Gabriele Gatti, Segretario di Stato alle Finanze, che l’opposizione aveva introdotto già in occasione della diffusione del ‘memoriale’ .

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