Denise Bronzetti, Psd. Troncare col passato e ripartire

Denise Bronzetti, Psd. Troncare col passato e ripartire

Dopo l’approvazione della legge finanziaria, esaminando le notizie diffuse dalla stampa in queste settimane, ritengo sia giunto il momento di chiamare con il proprio nome e cognome le cose che accadono e quelle che invece, ancora, non si concretizzano in questo Paese.
 
Un atto doveroso nel momento in cui l’attività’ politica ed istituzionale riprende il suo percorso ordinario.
 
Credo sia ormai assai facile comprendere perché la Repubblica di San Marino si trovi in questa palese condizione di difficoltà.
 
Meno comprensibile è invece il perché non si voglia prendere coscienza dell’urgenza di cambiamento, della necessità di “tirare una riga” – netta e invalicabile – tra quanto è stato e quello che dovrà avvenire già’ da domani.
 
E’ appena stata varata una finanziaria che non ha niente a che vedere con questo irrinunciabile passaggio dal vecchio al nuovo.
 
Non perché la finanziaria contenga al suo interno, tra debito pubblico e patrimoniale, sacrifici – in parte anche evitabili – ai quali tutti cittadini ed imprese saranno chiamati.
 
Ma perché è stata tutta giocata, ancora una volta, sul difficile e ormai logoro e isterico balletto di incontri, scontri e di equilibri tra le diverse forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale.
 
Il tutto continua ad avvenire senza capire che non è questo il momento delle tattiche e soprattutto del trasformismo.
 
Il Consiglio Grande e Generale, negli ultimi anni, ha varato leggi importanti che anche gli organismi internazionali hanno riconosciuto come sforzo notevole nel cammino verso la trasparenza.
 
Eppure le cose, in Repubblica, vanno sempre peggio.
 
L’accordo con l’ Italia non arriva, le aziende chiudono, la disoccupazione dilaga, il sistema bancario e finanziario si contrae fortemente e la malavita organizzata si è purtroppo comodamente accasata dentro i nostri 61 chilometri quadrati.
 
Onestamente non ritengo un atteggiamento sincero pensare e credere di risolvere la crisi di sistema con l’art.24 della Legge finanziaria incentrato sullo sviluppo e il suo tanto declamato allegato “Z”!
 
Le questioni vere, i nodi da affrontare per poter pensare di riuscire a risollevare il Paese e far ripartire la sua economia passano attraverso tre distinte situazioni: la fine delle turbolenze nel sistema bancario e finanziario, la reale e convinta lotta alla criminalità organizzata e le sue ramificazioni all’interno delle istituzioni, e in ultimo come diretta conseguenza, un profondo cambiamento (non sempre corrispondente ad un reale e sincero percorso di rinnovamento) all’interno della classe politica e della classe dirigente del Paese.
 
Un cambiamento che non esonera neppure i cittadini i quali, attraverso il voto, scelgono la classe politica e che quotidianamente attraverso le loro azioni possono contribuire al cambiamento del sistema.
 
Soltanto tirando una vera e forte riga tra il vecchio sistema e le persone che lo hanno creato ed alimentato, si potrà’ pensare davvero di farcela.
 
Senza l’impegno delle persone oneste, a ogni livello, ( e ce ne sono in politica e tante nel Paese pronte a grandi sacrifici), questa battaglia contro un sistema malato rischia di trasformarsi nell’ennesima sconfitta.
 
Un sistema che ha fatto comodo a tanti.
 
Un sistema che, pero’ non ha più i minimi connotati di uno Stato di diritto, lontano da quel principio per cui la legge, almeno cosi’ dovrebbe essere, è uguale per tutti.
 
Un sistema che rifiuta la chiarezza delle procedure – pur accettando gli standards internazionali – e che non ha il governo del sistema bancario e finanziario e che lascia nel caos la gestione delle forze di polizia.
 
Se non ci sara’ unita’ d’intenti – in questo difficile momento – sarà sempre un Paese facile preda di disonesti ma soprattutto che non vuole cambiare.
 
Denise Bronzetti
 
Presidente del Partito dei Socialisti e Democratici (PSD)

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