In relazione all’articolo pubblicato in data odierna a pagina 6 dell’edizione riminese de ‘Il Resto del Carlino’, dal titolo ‘Dermatologia, 5 mesi per una visita’, all’Azienda Usl corre l’obbligo di evidenziare quanto segue.
Riguardo al tema dei tempi d’attesa per l’erogazione di prestazioni diagnostiche, va ricordato che qualora il medico prescrittore ravvisi un rischio nelle condizioni del paziente, può prescrivere una prestazione urgente, che viene erogata nel giro di 24 ore o una prestazione prioritaria che viene erogata in una settimana. Laddove il medico non ravvisi motivo di urgenza prescrive una prestazione che deve essere erogata, secondo i protocolli regionali, entro 30 giorni (visita) o 60 giorni (esame diagnostico). Vi sono, infine, i controlli (e il controllo dei nevi rientra in questa categoria di prestazioni), per i quali non è previsto un tempo massimo di erogazione: è lo specialista che ne valuta la tempistica.
Nell’anno 2008 l’Unità Operativa di Dermatologia ha effettuato oltre 30mila prestazioni (diagnosticando 93 melanomi in fase precoce) con un incremento del 10 per cento circa rispetto al 2007. Tale incremento d’attività ha portato ad un miglioramento dei tempi d’attesa per le prestazioni urgenti, prioritarie e di ‘prima visita’. Per quanto riguarda il controllo dei nevi – pur non essendo in alcun modo a rischio la salute dei pazienti – l’Azienda si è impegnata e continuerà ad impegnarsi per cercare di contenere la relativa attesa, anche aumentando ulteriormente il numero di prestazioni da erogare.
Infine, per quanto riguarda l’iter burocratico descritto nell’articolo, spiace che per ricevere la proposta della prestazione più vicina in ordine di tempo – che solitamente viene avanzata direttamente dal Cuptel – la signora Rampi abbia dovuto fare numerose telefonate.