Dibattito consiliare sulla finanziaria 2012. Agenzia Dire

Dibattito consiliare sulla finanziaria 2012. Agenzia Dire

FINANZE. BILANCIO 2012, OPPOSIZIONE GUARDINGA MA PROPOSITIVA 

MAGGIORANZA CONVINTA: IL PAESE PUO’ FARCELA 

 Da una “tassa speciale” che sostituisca la patrimoniale alla rinnovata richiesta di aderire all’Unione europea, passando per le imposte di scopo. Oltre alle richieste di chiarimenti sui dati a partire dal deficit di bilancio: 26 o 42 milioni di euro? Nella seconda giornata di dibattito sul bilancio previsionale 2012 dall’opposizione arrivano le prime anticipazioni sugli emendamenti che portera’ in Aula, in commissione e per la seconda lettura.

    Cosi’ Paride Andreoli del Partito socialista riformista sammarinese, riconoscendo “la volonta’ del segretario di Stato Valentini di mettere in campo un buon progetto di bilancio”, sottolinea pero’ che “il bilancio non ci soddisfa totalmente”. Il partito, aggiunge, e’ pronto a fare la sua parte e presentera’ una serie di emendamenti “per un maggiore sviluppo e crescita del Paese e per trovare nuove e diverse entrate”. Tra questi il rafforzamento della Smac, il passaggio all’Iva, la ferrovia tra Borgo maggiore e la capitale. Ma si pensa anche a una “tassa speciale, contingente”, che vada a sostituire la patrimoniale.
 Per il consigliere di Sinistra unita, Francesca Michelotti, nel bilancio “ci sono lacune grosse, manca una visione egualitaria”.
 Soprattutto, stigmatizza, “non e’ possibile mantenere in piedi lo scandaloso prelievo sui frontalieri”. Disponibile al confronto si dice il Partito dei socialisti e dei democratici, con Denise Bronzetti che lancia un appello alla responsabilita’, rimarcando pero’ che cio’ non significa “venire a fare lo zerbino, bensi’ porsi in ascolto alle proposte di tutti per poi condividerle fin dove e’ possibile”. Il collega Stefano Macina propone inoltre delle “imposte di scopo per creare lavoro e reddito”. Pier Marino Menicucci dell’Unione per la Repubblica esprime allo stesso tempo “preoccupazione e senso di responsabilita’. La situazione che stiamo vivendo e’ difficile e nuova per San Marino”. Il governo, aggiunge, reagisce proponendo nuove tasse come la patrimoniale, accettabile solo se il gettito viene destinato “alla crescita del Paese e agli investimenti. Nei nostri emendamenti- aggiunge- ribadiremo la necessita’ di aderire all’Ue”.
    Dai banchi della maggioranza Gian Nicola Berti dei Noi sammarinesi invita a un “maggior coraggio e condivisione in questo Parlamento per fare scelte importanti per il futuro”.
 Occorre agire, sottolinea, “sul volano delle liberalizzazioni, ci sono ancora tanti vincoli, tanti privilegi delle caste”, per cui e’ “necessario assicurare che il nostro stato sociale possa mantenersi ad alto livello”. Ottimista il capogruppo di Alleanza popolare, Roberto Giorgetti: “Il paese non sta morendo, anzi la Repubblica e’ molto vitale e ci sono importanti segnali di controtendenza”. Certo, non nasconde, sulle riforme siamo in ritardo e “ora dobbiamo voltare pagina”. Il capogruppo di Ap chiarisce poi le cifre: il deficit nel 2010 e’ di 36 milioni di euro, quello del 2011m di 51 milioni e quello del 2012 di 26. Chiude il giro di interventi, prima delle repliche, il collega della Democrazia cristiana, Luigi Mazza, sottolineando che “il bilancio e’ in difficolta’ perche’ lo e’ il contesto economico”, per poi difendere minimum tax, “fa parte di un percorso di serieta’”, imposta sui frontalieri e aumento della monofase.     Condivisa con l’opposizione la necessita’ di rafforzare la Smac, Mazza mette in luce le proposte che guardano in avanti su sanita’, giovani e telecomunicazioni: “Solo il contenimento del disavanzo- conclude- crea le condizioni per il rilancio”.
   

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