Dichiarazione di Alessandro Mancini (PSRS) sull’Unione Europea.

Dichiarazione di Alessandro Mancini (PSRS) sull’Unione Europea.

Noi socialisti riformisti abbiamo presentato, nelle settimane scorse, un ordine del giorno al Consiglio Grande e Generale che invita il governo a mettere in esecuzione quanto promesso col programma del Patto per San Marino in merito ad un nuovo rapporto con l’Unione Europea, e che impegna il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ‘ad aprire immediatamente un negoziato con le Istituzioni Comunitarie al fine di raccogliere tutti gli elementi utili per valutare la forma migliore sulla quale impostare un nuovo rapporto con l’Unione Europea, tenendo costantemente informato il Consiglio G. e G. sugli sviluppi del negoziato medesimo’.

Pertanto, mi fa molto piacere che la Fondazione 2020 abbia espresso con grande franchezza la sua opinione negativa sull’azione di governo che, in netto contrasto con le sue promesse spinge per l’ingresso nello Spazio Economico Europeo ripetendo il vecchio clamoroso errore del passato di stare fuori dall’Unione Europea e fare il Paese terzo. Ho apprezzato particolarmente le motivazioni inoppugnabili addotte dalla Fondazione 2020 e l’esemplificazione con la scheda costi e benefici che tutti possono capire.

In questa fase di crisi gravissima, è pericoloso giocare sul piano internazionale e improvvisare come sta facendo il governo. E’ invece sensato che il nostro paese esca dalla ambiguità attuale e approdi nel porto della trasparenza e della legalità dell’Unione Europea, aprendo subito un negoziato per definire la possibile forma di integrazione.
Prima della decisione finale bisogna trattare con le Istituzioni Comunitarie; occorre capire bene quali possono essere i costi, i benefici e le deroghe ottenibili come micro-stato; si deve informare il Paese in modo che i cittadini possano decidere con piena consapevolezza il loro futuro e quello della Repubblica. Il mio orientamento attuale è di preferire l’Unione Europea con 450 milioni di consumatori, con le sue istituzioni democratiche deliberanti e con la sua posizione di attore mondiale, allo Spazio Economico Europeo senza alcun potere, con il Liechtenstein e la Norvegia, due piccoli stati con 5 milioni di consumatori, che vogliono mantenere alcuni privilegi ai quali San Marino ha già rinunciato; per cui non ha più niente da proteggere, essendo ora totalmente compatibile con l’Europa.

Mi auguro dunque che si apra un dibattito serio e approfondito sull’argomento vitale per il nostro avvenire.

San Marino il 05.11.2010

Alessandro Mancini

Consigliere PSRS

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