Dichiarazione di Simone Celli, Segretario del Psrs

Dichiarazione di Simone Celli, Segretario del Psrs

COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione Simone Celli (Segretario Psrs) :
“Una classe politica matura e con senso dello Stato non puo’ e non deve cavalcare la paura generata dalla pesantissima crisi di sistema attraversata dal Paese. Ha invece il dovere di affrontare responsabilmente la realta’, anche se particolarmente delicata e difficile. Non e’ più il momento delle favole e degli annunci che hanno l’obiettivo esclusivo di rasserenare gli animi del popolo con fini squisitamente elettorali. Non e’ più il tempo di creare facili e dannose illusioni di un ritorno ai passati splendori. Nel bene e nel male, un’epoca si sta definitivamente chiudendo e tutta la politica deve essere in grado di porsi alla guida di un complicatissimo processo di trasformazione dell’intero Paese che dovra’ collocarsi a pieno titolo all’interno della comunita’ internazionale realizzando un nuovo modello di sviluppo basato sulla trasparenza e sulla legalita’. E’ indispensabile ed urgente che la politica sappia coniugare con serieta’ due elementi: la fiducia e la verita’.
La fiducia di poter ricostruire una San Marino migliore nella quale la parola d’ordine sia offrire nuove e stimolanti opportunita’ alle giovani generazioni e sostenere le fasce sociali più deboli e più esposte ai rischi della precarizzazione della comunita’.
La verita’ che deve essere ristabilita e resa nota da chi e’ impegnato attivamente nella vita pubblica del Paese, per favorire un percorso di consapevolizzazione della cittadinanza rispetto ad una crisi economica e sociale che per essere gestita adeguatamente richiede sacrifici diffusi e rinunce dolorose.
Dopo tre anni di slogan e di proclami mai seguiti da fatti concreti, il governo si deve confrontare con una realta’ durissima e non riesce ad individuare la concreta strategia d’uscita da una crisi strutturale che sta producendo un generale impoverimento del Paese. Negli ultimi 3 anni la politica del debito adottata dal governo non ha consentito di contrastare adeguatemente la contrazione di circa 200 millioni di euro nelle entrate del bilancio statale determinando disavanzi enormi che ovviamente faranno lievitare il debito pubblico oltre il livello di rischio grave. La mancanza di un progetto di sistema sta facendo affondare un comparto strategico dell’economia sammarinese, come quello finanziario, che sino ad oggi ha contribuito a generare benessere ed occupazione. L’appalto della gestione del sistema finanziario concesso alla lobby romana e’ un errore gravissimo che fara’ sentire le proprie ripercussioni negative per molto tempo. La chiusura di centinaia di imprese ed il forte incremento della disoccupazione non vengono contrastati con un progetto di futuro che si ponga l’obiettivo di costruire la San Marino del 2020.
E’ giunta l’ora che il Patto superi la propria sindrome da autosufficienza e si apra al confronto con tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, abbandonando le sterili contrapposizioni e i perfidi settarismi che in questo momento non sono utili a nessuno.
I problemi del Paese non si risolvono con presunti “atti d’amore” del consigliere di minoranza particolarmente sensibile e attratto dalla confortevolezza dei banchi della maggioranza. Di fronte al costante aggravamento della crisi, il punto nodale non puo’ più essere il proseguimento dell’esperienza del Patto per San Marino. La questione vera non e’ se la maggioranza concludera’ o meno la legislatura, ma e’ se il Paese riuscira’ a soppravvivere fino al 2013.
A tal proposito sono convinto che i problemi si possano affrontare e risolvere solo con un patto politico e sociale ampio che preveda il coinvolgimento di tutte le forze responsabili che hanno a cuore le sorti del Paese e che ritengono necessari il cambiamento ed il rinnovamento.
In tal senso, non e’ affatto un segnale incoraggiante la chiusura della maggioranza rispetto alla richiesta delle opposizioni di svolgere una sessione consiliare specifica per confrontarsi sul difficilissimo periodo attraversato dal sistema finanziario.
D’altro canto, auspico, per il bene del Paese, che l’interessante apertura al confronto sulle riforme strutturali con tutte le forze di opposizione manifestata dal Segretario del Pdcs sia una seria volonta’ politica, e che alle parole seguano i fatti concreti perche’ solo in questa maniera si potra’ ridare un minimo di credibilita’ e di autorevolezza alla politica nel suo complesso.
Alla nostra Repubblica ora non servono i tatticismi, le manovre di palazzo e le formule algebriche di chi fa la politica con il pallottoliere. Serve una generale assunzione di responsabilita’ per tirare fuori San Marino da una deriva economica e finanziaria che mette in serio pericolo la sua stessa sovranita’.
Non e’ più tollerabile che a prevalere siano gli interessi di parte del governo, della maggioranza, dell’opposizione o di una singola forza politica sull’interesse collettivo che e’ quello di salvare il Paese.
E’ urgente una svolta che riporti la politica ad esercitare il proprio ruolo di guida del Paese. Ma per far si che cio’ accada sono indispensabili una rinnovata consapevolezza ed un passo indietro da parte di tutti.
Solo cosi, a mio avviso, si potra’ salvare la Repubblica”.
San Marino, li 6 novembre 2011
Simone Celli (Segretario Psrs)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy