Dichiarazione Segretario Psrs in merito ai rapporti bilaterali italo-sammarinesi.

Dichiarazione Segretario Psrs in merito ai rapporti bilaterali italo-sammarinesi.

Sono molti mesi che mantengo un profilo prudentissimo sul rapporto tra Italia e San Marino perché sono in gioco gli interessi del Paese. Ma il tempo è scaduto anche per la telenovela che ci sta propinando il governo fin dal suo insediamento. Gli ultimi attacchi pubblici al governo italiano da parte di due Segretari di Stato, nel corso di un importante convegno organizzato da un’associazione di categoria, impongono una messa a punto politica dell’intera questione rimanendo su un ragionamento pacato e senza polemiche.

E’ semplicemente assurdo che mentre il Segretario di Stato per gli Affari Esteri conduce una trattativa difficile e delicata con l’Italia, i suoi colleghi attacchino il governo italiano facendo pensare che vogliono lo scontro e le scorciatoie populiste e non la firma. Nonostante il lungo e ingiustificato periodo di secretazione degli accordi parafati in giugno, è senz’altro apprezzabile il nuovo e dialogante atteggiamento del Segretario di Stato Mularoni che ha letto il contenuto degli accordi ai Capi Gruppo appositamente riuniti.
Purtroppo sono confermati i timori di pesanti rinunce da parte sammarinese e di problemi fondamentali non risolti. Nel contempo non si è capito quali sono le più volte dichiarate opportunità di sviluppo e di crescita per San Marino. Inoltre, penso che sia un caso unico al mondo quello in cui, a conclusione di un interminabile negoziato siglato dalle parti, la parte che ha prevalso nel negoziato ci ripensa e rifiuta la firma ufficiale senza che si conosca il motivo del rifiuto. Escludo che l’Italia sia stata presa da un improvviso buonismo e non voglia infierire così tanto. Il governo ha il preciso dovere di dire la verità sull’atteggiamento negativo dell’Italia, anche se può risultare molto spiacevole.

Pertanto, chiedo al governo questo atto di responsabilità istituzionale che non cancella le contraddizioni e la sua linea altalenante; però potrebbe portare più serenità e più consapevolezza nel dibattito politico, evitando che l’attuale nervosismo si impadronisca dei cittadini che già hanno tante preoccupazioni per il loro futuro. Non è pensabile che dopo un intero anno di annunci preceduto da una campagna elettorale scintillante e trionfalistica, il Paese continui a subire una presa in giro. Non è serio che dopo aver garantito il gradimento dell’Italia per il nuovo governo sammarinese e aver garantito, per mesi e mesi, l’aiuto della grande amica Italia sul piano internazionale, negli ultimi tempi si apra, sui giornali e nelle sedi istituzionali, da parte di qualche nostro governante, una polemica dura contro la vecchia amica, utile solo ad aggravare lo stato dei rapporti tra i due Paesi.

Mi rendo conto che il governo si è trovato di fronte una situazione difficile e deteriorata per i gravi errori del passato e che ci poteva stare un po’ di atteggiamento propagandistico per screditare e colpire la compagine precedente. Però con la propaganda non si fa politica e tanto meno si gestisce e si conclude un negoziato vitale per il futuro del nostro Paese. Spero che in questo difficile momento prevalga il buon senso, che il governo ammetta i suoi errori, favorisca un compattamento di sistema e faccia un gesto responsabile dicendo tutta la verità sulla “non firma”.

Repubblica di San Marino, lì 5 novembre 2009

Simone Celli

Segretario PSRS

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy