Discorso di insediamento Reggenza Muscioni-Palmieri

Discorso di insediamento Reggenza Muscioni-Palmieri

La Reggenza desidera esprimere particolare gratitudine a Monsignor Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, per il consueto messaggio augurale indirizzatoLe all’apertura di questa alta Cerimonia istituzionale, riconoscendo il valore ed il significato dei suoi profondi contenuti.

A Monsignor Bertello e, per Suo tramite, a tutti i Rappresentanti Diplomatici e Consolari oggi convenuti, la Reggenza rivolge sentimenti di riconoscenza ed apprezzamento per le espressioni appena pronunciate, che racchiudono il senso dell’impegno e del ruolo che la Repubblica è chiamata a promuovere con rinnovato slancio, al suo interno così come nel più ampio contesto internazionale.

Sarà cura della più alta carica dello Stato, nello spirito dell’alto messaggio augurale e nel pieno rispetto delle norme e delle consuetudini che sono alla base dello stesso mandato, vigilare e porsi quale garante del corretto esercizio delle funzioni istituzionali, della gestione della cosa pubblica e del buon governo, richiamandosi costantemente all’identità storica, politica e culturale su cui si fonda la nostra secolare sovranità.

Un particolare saluto, unito all’augurio di un proficuo mandato, va ai Rappresentanti Diplomatici e Consolari più recentemente accreditati, ai quali la Reggenza rivolge l’invito a rinnovare e rafforzare la collaborazione bilaterale e multilaterale sempre più necessaria nell’attuale comunità integrata e globalizzata, in cui ogni Stato gioca, singolarmente o in partnership con altri Stati, un ruolo strategico e funzionale all’interno dei più ampi progetti di cooperazione internazionale.

La Reggenza accoglie con sentimenti di alta stima e considerazione l’Oratore Ufficiale dell’odierna Cerimonia, Jacques Diouf, Direttore Generale della FAO, cui intende rivolgere la più viva gratitudine per essere partecipe attivo di uno dei più significativi eventi istituzionali della Repubblica, avendo accettato l’invito a pronunciare l’attesa Orazione Ufficiale, momento saliente dell’avvicendamento semestrale alla Suprema Magistratura dello Stato.

E’ motivo di grande soddisfazione ospitare in Repubblica colui che ha fortemente stimolato l’adozione, su scala internazionale, delle più recenti misure per garantire il più fondamentale dei diritti umani, il diritto al cibo, e promosso politiche strategiche globali, per conseguire gli obiettivi di riduzione della fame nel mondo, del miglioramento della governance del sistema agricolo internazionale e dei programmi di sicurezza alimentare mondiale.

La Repubblica di San Marino, dinnanzi al miliardo di esseri umani che attualmente al mondo soffrono la fame, manifesta piena condivisione per il messaggio accalorato e fiducioso che il Direttore Generale Diouf ha recentemente lanciato alla comunità internazionale, incitandola a tradurre le parole in azioni, sottolineando l’imperiosa necessità di politiche coordinate a livello mondiale, volte a fronteggiare un’emergenza sempre più allarmante, che induce a mobilitare risorse per garantire standard di autosufficienza alimentare per i più poveri del pianeta.
In questo spirito, la Reggenza desidera sottolineare l’attenzione della Repubblica in direzione della lotta alla povertà ed il suo impegno concreto in tale direzione.
La Repubblica è particolarmente lieta del recente contributo che il Governo ha inteso fornire a sostegno del Progetto predisposto dalla FAO, grazie al Fondo Speciale TeleFood sulla sicurezza alimentare.

Risultano necessarie una consapevolezza ed una disponibilità nuove da parte delle leadership di tutti i continenti, e della comunità internazionale nel suo complesso, dinnanzi all’attuale crisi alimentare, che rende ancor più problematico il raggiungimento dei traguardi indicati negli Obiettivi del Millennio. Il prossimo terzo Vertice Mondiale sull’Alimentazione, che si terrà a novembre ed al quale la Repubblica assicura fin da ora un’attiva partecipazione, sarà pertanto un’occasione di incontro tra i leader mondiali dei 192 Stati membri della FAO per concordare e ridisegnare le politiche alimentari da adottare nei paesi più vulnerabili, laddove la crisi economica globale ha sensibilmente aggravato le già precarie condizioni di vita.

La Reggenza riafferma con decisione il valore che assume, per i piccoli come per i più grandi Paesi, la cooperazione internazionale quale unico ed efficace strumento per fronteggiare questa ed altre piaghe, che rappresentano tuttora le sfide sulle quali continuare a combattere insieme per una loro progressiva eliminazione e riconosce l’intimo collegamento che la lega inscindibilmente alla solidarietà; cooperazione internazionale e solidarietà sono due valori particolarmente consoni allo spirito dell’antica Repubblica del Titano, che tradizionalmente ha sempre cercato di aiutare i meno fortunati e di unire volontà e risorse per sostenere forme di cooperazione bilaterale e multilaterale che trovano spesso la loro cornice di riferimento nel sistema delle Nazioni Unite.

Un consesso nel cui ambito la Repubblica di San Marino trova ampiamente spazio per levare la propria voce sui temi che le sono particolarmente cari e che la vedono fortemente impegnata nella promozione e protezione dei diritti umani. Consapevole che la difesa dei diritti umani si unisce alla necessità di garantire pace e giustizia ad ogni singolo essere umano e ad ogni popolo.

La Repubblica è consapevole della difficile congiuntura economica mondiale, che ha messo in discussione i modelli di sviluppo economico adottati, e che impone una nuova lettura dell’economia basata su differenti regole, forme di responsabilità e governance dei processi economici.

La Repubblica è impegnata ad offrire, al suo interno e nel rapporto con la comunità internazionale, risposte corali per combattere i fenomeni distorsivi nei settori fiscali e finanziari, adeguando la propria normativa ai più recenti parametri emanati dalle maggiori istituzioni economico e finanziarie e ribadite nei più recenti vertici mondiali, chiamati ad assumere decisioni strategiche per il futuro dei nostri Stati.

La Repubblica è impegnata nel cammino di armonizzazione internazionale, mediante i necessari adeguamenti alle regole e norme che supportano il sistema economico, con la definizione di numerosi Accordi e Convenzioni atte a garantire un corretto sviluppo dell’economia e del sistema finanziario, capaci di imprimere ulteriore autorevolezza della Repubblica nei rapporti internazionali.

I giorni che hanno preceduto l’odierna Cerimonia sono da annoverare certamente per le istituzioni sammarinesi tra i più impegnativi dell’ultimo periodo.

La Reggenza intende compiacersi per gli eccellenti risultati recentemente ottenuti. Si è appalesata una forte capacità di reazione e di risposta del sistema paese, una ferma consapevolezza ad adoperarsi nella direzione delle economie migliori, delle giuste opportunità di mercato, delle migliori pratiche economiche.

La sottoscrizione di numerosi Accordi in materia fiscale ha reso nuovamente la Repubblica un partner collaborativo e affidabile, credibile a livello internazionale ed al passo con il nuovo corso impresso alle economie mondiali, così da essere ricompresa nella lista bianca dell’OCSE.

Parimenti la Reggenza esprime piena soddisfazione per l’intenso lavoro svolto dal Congresso di Stato, dal Consiglio Grande e Generale e dall’Amministrazione Pubblica per l’ulteriore passo in avanti nel processo di lotta ai fenomeni del riciclaggio del denaro e del finanziamento al terrorismo, confermato e rappresentato dalla recente uscita di San Marino dalla procedura rafforzata del Moneyval.

La Reggenza, nel proprio ruolo di garante delle regole, pluralità delle componenti parlamentari e delle sorti della Repubblica, assisterà con il massimo scrupolo questa fase del percorso politico istituzionale così significativa per il futuro dello Stato e si adopererà per il bene superiore dei suoi cittadini.

La Reggenza vorrà più che mai rafforzare la piena fiducia nelle istituzioni, rinvigorire l’orgoglio e la consapevolezza di essere cittadini di uno Stato Sovrano, ricco di valori, forte della sua democrazia e della sua libertà, che anche nei momenti di difficoltà non ha rinunciato mai alla sua intima essenza, ed anzi, ha saputo rilanciarsi con nuovo vigore, forte della determinazione, laboriosità ed intelligenza del suo popolo.

La Reggenza ritiene che sia imperativo recuperare quello straordinario senso dello Stato ereditato dai nostri Padri e mantenuto indenne nel corso dei secoli, per cogliere adeguatamente il cambiamento in atto, rimanendo fedeli e garanti ad un modello di Stato che era ed è tuttora esempio di civiltà e di sviluppo democratico.

Occorre che ognuno di noi percepisca ed affronti, in un rapporto di pluralismo dialettico, sereno e costruttivo, un cambiamento che può e deve rappresentare un’opportunità di rinnovamento economico, sociale e culturale in grado di rappresentare una immagine positiva della Repubblica, in cui le opportunità e l’eccellenza possano coniugarsi con uno sviluppo sostenibile, rispettoso e garante dell’identità nazionale.

Un’opportunità per la politica affinché, di fronte ad una crisi economica mondiale di grandi proporzioni, sia in grado di assumersi precise responsabilità e di rafforzare il suo fine di esclusivo perseguimento del bene comune;

un’opportunità per la politica di fare scelte che forniscano una chiave di lettura moderna e di cambiamento del rapporto fra il cittadino e lo Stato;

un’opportunità per il sistema economico-finanziario, che dovrà decisamente modificarsi e adeguarsi, e, alla luce delle nuove regole internazionali, dovrà proiettarsi in un nuovo mercato in cui, efficienza, certezza delle regole, eccellenza, professionalità, trasparenza e collaborazione saranno imprescindibili;
un’opportunità per l’intero Paese, che è chiamato a prendere coscienza della necessità di integrarsi all’interno di una nuova cultura internazionale ed al contempo di riscoprire l’orgoglio della propria identità e il valore di quelle peculiarità uniche nella storia secolare della Repubblica, recentemente riconosciute dall’UNESCO con l’inserimento della Repubblica nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità;

un’opportunità per tutti noi, che necessitiamo di un cambiamento che non si limita alla retorica, ma nel quale dobbiamo credere ed avere speranza.

La Reggenza è certa che queste sfide necessitino di una politica unita e coesa, di cittadini autenticamente coinvolti nel volere tracciare il proprio tempo e sostenere il proprio cambiamento, di un forte lavoro programmatico, di un sapiente impiego delle risorse dello stato, di scelte chiare e responsabili.

La Reggenza promuoverà tale presa di coscienza collettiva assicurando sin da ora una stretta vicinanza a quelle istanze della società che favoriscano un positivo sviluppo del sistema Paese, già ricco di professionalità, di fantasia e di capacità imprenditoriali, insieme capaci di garantire una armonica crescita della Repubblica.

Nello stesso spirito, la Reggenza presterà attenzione a quelle istanze che in ogni ambito favoriscano l’affermazione della meritocrazia, della legalità, della sussidiarietà, dell’efficienza nell’amministrazione pubblica, dell’equità sociale fra lavoro pubblico e privato, della libertà d’impresa.

La Reggenza sarà garante e testimone dell’inizio di tale processo di cambiamento strutturale, massiccio e senza precedenti, che gradualmente toccherà il mondo del lavoro, le parti economiche e sociali, le istituzioni bancarie e finanziarie, i lavoratori, le famiglie, i giovani e le categorie più vulnerabili della società, la mentalità comune e le certezze acquisite.

La Reggenza farà quanto necessario per consentire sostegno a chi versa in condizioni di disagio, precariato, difficoltà ed emarginazione.

Ora come non mai, la Reggenza sente il dovere morale di scuotere gli animi di tutti i cittadini per contribuire a rispondere ad un periodo di difficoltà che, come in altre fasi della nostra storia, la Repubblica ha saputo affrontare con intelligenza e senza battute d’arresto, nella ferma convinzione che, agli occhi del mondo, il microcosmo sammarinese è tuttora un modello di pace, concordia e solidarietà che ben sta al passo con le più moderne democrazie.

La Repubblica di San Marino è un’entità statuale dalle peculiarità storiche e culturali che la rendono da secoli modello di democrazia ed esempio vivente di come una comunità libera possa quotidianamente attuare ed attualizzare i valori della convivenza civile, della solidarietà e della libertà dell’individuo.

Soprattutto per queste caratteristiche, che permeano la nostra millenaria esistenza, il nostro Paese deve essere considerato una ricchezza per l’Europa in primo luogo e per l’intera comunità degli Stati.

Affermare questo principio significa, ad avviso della Reggenza, investire nella cultura, quale primo e insostituibile veicolo per conoscere ed essere conosciuti, proseguire nelle politiche di sostegno dell’interazione fra culture e religioni diverse, preparare i nostri ragazzi ad aprirsi al mondo, fare esperienza nel mondo, stare al passo con il mondo, ma, al contempo, essere fieri e consapevoli di quello straordinario patrimonio di cui sono depositari e futuri custodi.

E’ il nostro modo di essere Stato che ci ha consentito di divenire Patrimonio dell’Umanità, è la nostra identità che rappresenta il vero grande contributo che la Repubblica di San Marino può offrire al mondo, così preso da problemi di macropolitica, da interessi economici e militari e minacciato dalle incomprensioni che generano i conflitti.

La Reggenza porrà dunque la massima attenzione affinché questo obiettivo possa essere raggiunto tramite il potenziamento delle politiche culturali, lo sviluppo della scuola e dell’Università attraverso una capillare sensibilizzazione della cittadinanza, per far sì che tutti possano fruire di questa ricchezza che i nostri Padri ci hanno lasciato.

All’assunzione dell’alto incarico, di cui la Reggenza intende ribadire la natura storicamente e autenticamente super-partes, l’augurio per la Repubblica è insito nel memorabile motto che attraverso la semplice declinazione latina “relinquo vos liberos ab utroque homine”, mantiene ancor viva l’attualità dell’antico pensiero, la sua genuina memoria, e la sua forza.
La grandezza del nostro Stato sta nella capacità di mantenersi fieramente e coraggiosamente indipendenti da ogni tipo di dominio, senza ingerenza o dipendenza alcuna, ma allo stesso tempo oggi pienamente integrato nella Comunità Internazionale.

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