“Queste vostre cerimonie hanno un così profondo contenuto di nobiltà e di severa bellezza che è una gioia spirituale il parteciparvi, anche per chi resti confuso tra la folla anonima”.
Sono parole estrapolate, spiega in una nota Domani-Motus Liberi, da un’orazione ufficiale pronunciata nel 1960 dall’avvocato Cesare D’Angelantonio, il quale prima di iniziare il suo discorso tenne a sottolineare, da cittadino non sammarinese, che venire al mondo come cittadino sammarinese è un privilegio invidiabile che non ha nessun prezzo.
“C’è chi nasce in una terra emersa dal buio di secoli senza storia – ha poi proseguito D’Angelantonio – quasi figlio d’ignoti, e chi nasce in questo nido di aquile, palpitante di voli millenariasilo di libertà perpetua”.
“Sono parole – dice il movimento di governo – che fanno inorgoglire ma che danno anche il senso dell’importanza di continuare a partecipare con immutato entusiasmo alle cerimonie che caratterizzano la storia e la tradizione della Repubblica e ci rammentano l’origine dei valori sui quali ancora oggi si fonda, da che il Santo Marino le ha profuso la sua millenaria vitalità. Il continuare a celebrarli non è anacronistico ma fa parte di una virtù propria di San Marino e dei sammarinesi”.
Di qui l’auspicio e l’invito di Domani-Motus Liberi “affinché i cittadini prendano parte numerosi ai festeggiamenti per l’anniversario della fondazione, sia nella parte del rito religioso che in quella più tradizionale del Palio delle Balestre Grandi e della Tombola, in questo modo custodendo e proteggendo il tesoro inestimabile della libertà e tributare alla nostra Patria, e chi ha lottato per preservarla nei secoli, gli onori che merita“.
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