Don Mangiarotti: “Indottrinamento Lgtbqi+”

Don Mangiarotti: “Indottrinamento Lgtbqi+”

Don Mangiarotti: “Indottrinamento Lgtbqi+”

Ogni giorno siamo bombardati da immagini pubblicitarie che hanno come unico evidente scopo quello di convincerci che il mondo Lgtbqi+ fa parte della normalità della vita, anzi, è come se avesse un di più di appeal. Siamo oramai assuefatti alla pubblicità delle moto e delle automobili che hanno sempre accanto una bellissima ragazza (e non sempre propriamente vestita), ci vengono mostrati boccali di birra presentati da avvenenti fanciulle… e sappiamo come un certo femminismo ha combattuto questi stereotipi, richiamando il fatto che la donna non è un oggetto e che non può essere associata a un prodotto commerciale. Non so se questa insistenza ha poi ottenuto quanto voleva, mi pare che le femministe ancora non siano pienamente soddisfatte, ma certo le loro considerazioni hanno un certo valore e un certo peso.

Credo però che il nostro modo di ragionare sia un poco schizofrenico, perché, mentre giustamente rifiuta questi stereotipi, dall’altro indugia a presentare come modelli positivi (si parla mi pare di inclusione) coppie omosessuali, che fanno da richiamo ad acquisti di varia natura, dai programmi, ai giochi, alle varie occasioni offerte dal mercato. E poi assistiamo a tutto un genere di comunicazioni che ci vogliono presentare il comportamento omosessuale come naturale, e allora dai cartoni animati ai telefilm è tutto un dilagare di coppie dello stesso sesso, giovani o anziani non importa.

Mentre reagivo a questa invasione e propaganda a senso unico, e che addirittura vuole imporsi come criterio per regolamentare i comportamenti umani (basta pensare a quanto si va facendo per imporre il cosiddetto reato di omofobia, quel reato che in Italia la Chiesa, con la voce del card. Bassetti, afferma di non avere bisogno di leggi supplementari, essendo già punito adeguatamente dalla legislazione attuale – e credo che nei paesi civili accada lo stesso), ecco che mi sono imbattuto in queste definizioni dell’indottrinamento che mi sembrano proprio descrivere quanto sta accadendo.

Proviamo a prenderle in considerazione: 

Indottrinamento: Metodica e insistente azione di persuasione volta a modificare le opinioni del singolo, attraverso metodi di condizionamento. Vengono impiegati diversi metodi: isolamento, sfruttamento di effetti psicodinamici, induzione di autoaccuse e di autocritica, premi e privazioni, affamamento, sottrazione di sonno, prolungata attesa nell’incertezza. Tali metodi, isolatamente o in combinazione, provocano l’abbandono dei precedenti convincimenti e l’accettazione dei nuovi. [Treccani]

Indottrinamento: Educazione ideologica condotta in modo metodico, così da determinare una persuasione profonda e un’adesione acritica [Sabatini Coletti]

Indottrinamento: Le tecniche d’indottrinamento della società attuale sono immensamente più raffinate, più efficaci e più sicure di quelle adoperate dai totalitarismi “classici”: scientificamente studiate e pianificate, vengono messe in opera con mezzi e strategie tali, da far sì che sempre più rari siano gli uomini e le donne liberi, capaci di riconoscere la manovra e di sventarla, almeno a livello individuale. Ecco perché è più giusto parlare di indottrinamento, e non di semplice condizionamento: primo, perché si tratta di un piano ben preciso, un disegno studiato e voluto secondo una finalità specifica; secondo, perché viene attuato, principalmente attraverso l’opera dei mass-media, con una tale intensità e capacità persuasiva, che nessuno può sfuggirvi, e pochissimi sono capaci di opporre una resistenza personale, mettendo in opera dei meccanismi intellettuali basati sul senso critico e sulla voce della coscienza. L’indottrinamento ha una finalità estremamente ambiziosa: impadronirsi di tutto il modo di pensare e di sentire delle persone e, possibilmente, dell’intera società, non limitandosi a questo o quell’aspetto del reale, ma mirando a destrutturare e ristrutturare tutta la sfera intellettuale, spirituale, morale degli individui; in altre parole, come diceva Galilei nel Dialogo sopra i due massimi sistemi, esso mira a rifare e’ cervelli (niente di meno…). [Francesco Lamendola]

E queste immagini (solo una infinitesima parte di quanto il mondo dei social ci offre, ne sono una conferma indiscutibile.

Ci vuole un sussulto di spirito critico, di ragionevolezza, e un briciolo di coraggio per riconoscere l’iniquità di questo processo. E fa tristezza vedere che coloro che dovrebbero insegnare la verità della antropologia (penso alle bellissime pagine di s. Giovanni Paolo II a proposito di “antropologia adeguata”) si accontentano – e qui il pensiero va ad Avvenire, al suo direttore e al giornalista Moia – dei complimenti del presentatore di quella legge che lo stesso card. Bassetti, presidente della Cei (cioè della Conferenza episcopale italiana, non un opinion leader ma un pastore dalla Chiesa) ha definito come sostanzialmente inutile e nociva allo scopo di salvaguardare sia il rispetto delle persone che la libertà della società.

Le radici dell’indottrinamento sono molto profonde e ramificate, e ci vogliono uomini integerrimi e forti per estirparle. Almeno l’amore per i nostri giovani sia stimolo ad iniziative che sappiano resistere alla corrosione della coscienza.

Che fare in concreto? Lavorare sulle concezioni della persona, certo, ma sarebbe forse buona cosa prendere le distanze (cioè non finanziare né comperare i prodotti) da chi opera in codesto modo. 

 

Don Gabriele Mangiarotti

 

 

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