Donatella Filippi e Mario Gradara di Il Resto del Carlino: Rimini reagisce al Polo della Moda

Donatella Filippi e Mario Gradara di Il Resto del Carlino: Rimini reagisce al Polo della Moda

Il Resto del Carlino

Cento negozi e milioni di turisti: il polo della moda rompe i confini 

 I lavori all’outlet del lusso di San Marino partiranno entro l’estate

Donatella Filippi

CENTO negozi e due milioni di nuovi visitatori all’anno. Dalle promesse si passerà ai fatti. San Marino ha detto ‘sì’ – votando no al referendum sull’abrogazione della legge per cambiare il Piano regolatore – al polo della moda. Il verdetto è arrivato domenica notte allo spoglio dell’ultima scheda: il grande outlet ‘The Market’ può accendere la prima insegna luminosa in zona Rovereta. Una vittoria del governo sammarinese che ha appoggiato da sempre il progetto del Gruppo Borletti, che si occuperà della sua realizzazione. «Prendiamo atto – spiega Paolo De Spirt, socio fondatore del gruppo con Maurizio Borletti – del risultato favorevole del referendum popolare che permette di continuare a portare avanti con determinazione il progetto. Continuiamo, come lo siamo sempre stati, a essere convinti che ‘The Market’ avrà un impatto positivo sia in termini occupazionali sia in termini di sviluppo sull’economia locale, oltre ad essere una grande opportunità di rilancio per il turismo di San Marino».
E NON SOLO di San Marino. «Tutta l’area dovrebbe beneficiare dall’arrivo di ‘The Market’. «L’aeroporto riminese avrà un forte stimolo – si augura De Spirt – e il numero di voli internazionali dovrebbero aumentare sensibilmente così come il profilo dei turisti, con una maggior propensione alla spesa e una capacità di acquisto più elevata». Shopping firmato sulle orme del Fidenza Village, 110 milioni di euro di investimento, 400 nuovi posti di lavoro e un fatturato vicino a quasi il 10% del Pil del Titano. L’inizio dei lavori è dietro l’angolo. «Inizieranno nell’estate 2016 – assicurano dal gruppo Borletti – e l’apertura è prevista nel primo semestre del 2018».
LA SUA ESPERIENZA in tema di outlet, da quello di Serravalle a quelli di Barberino e Fidenza, la metterà a disposizione della Repubblica il Dea Real Estate Advisor, Luca de Ambrosis Ortigara. «Gente che arriva anche dall’estero per fare shopping – dice – non compra e scappa. Ma pianifica il viaggio e scopre le bellezze del paese. E a San Marino non mancano nemmeno le eccellenze culinarie. Qui si parte da un terreno di vantaggio perché a San Marino c’è già un’offerta turistica invitante. Non vado a fare shopping o almeno solo shopping». Totale riserbo sui marchi che andranno a impreziosire il polo della moda. «Ci stiamo focalizzando – va in dribbling De Spirt – su brand di fascia medio-alta considerando i 3 milioni di potenziali clienti dell’area. La riviera continua ad essere una meta turistica importante per gli italiani ma anche per il centro e nord-europa ma non solo, anche per i russi grazie ai voli diretti collegati con l’aeroporto di Rimini, il cui potenziamento darà un contributo fondamentale». Non resta che attendere il 2018.

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Il Resto del Carlino

Le reazioni. Il Sindaco Gnassi: «Vogliamo intervenire sulla realizzazione»

 I negozi di Rimini adesso tremano 

Mario Gradara

POLO del lusso sul Titano: la Riviera trema. «Tremiamo eccome perché la nuova struttura è prevista al confine con il nostro territorio, quindi colpirà pesantemente la rete commerciale dell’intero Riminese – attacca Gianni Indino, presidente provinciale Confcommercio –. Ho letto che a San Marino, dove pure le opinioni sono molto contrastanti, qualcuno parla del Polo come ultimo salvagente. Legittimo, peccato che per noi diventi, specularmente, una pietra al collo». «Vorrà dire che butteremo dei chiodi sulla superstrada», scherza Indino. «Seriamente – continua –: per la nostra rete sarà una forte penalizzazione in un momento di difficoltà. San Marino, ma anche Misano, coi 45mila metri quadri di commerciale; Riccione, con mezza zona artigianale sdoganata e trasformata in commerciale; l’outlet di Bellaria Igea Marina coi suoi 130 negozi. Mi stupisce che le altre categorie si accaniscano solo contro quello di Bellaria Igea Marina, ma tacciano sugli altri centri commerciali in arrivo». «Il Polo della moda a San Marino – dice Mirco Pari, responsabile provinciale Confesercenti – farà concorrenza alla rete commerciale tradizionale, ma anche agli altri outlet più o meno del lusso. Questi nuovi centri commerciali attuano politiche di marketing moderne e aggressive, mettono in campo veri cartelloni di eventi e spettacoli per attirare gente, e una volta all’interno… qualcosa compri. Hanno una forte capacità di attrazione». Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, conferma le perplessità già sollevate un anno fa, sottolineando soprattutto i rischi dal punto di vista della viabilità: «Confermo di ritenere opportuno che il territorio riminese dica la sua sulla realizzazione di un polo del lusso al confine con San Marino. E’ necessario che vengano valutati correttamente tutti gli impatti, sia quelli riguardanti la mobilità che sugli effetti sulla rete commerciale della costa e dell’entroterra».
Mario Gradara

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