“Donna truffata dal sistema San Marino: chiediamo giustizia”

“Donna truffata dal sistema San Marino: chiediamo giustizia”

L’avvocato Marino Fattori torna ad accendere i riflettori sul caso della signora  G.M.M.C., rimasta suo malgrado “invischiata” nelle vicende finanziarie della Repubblica. 

Una vera e propria odissea che si trascina ormai da diversi anni.

Come già riferito con i precedenti comunicati stampa – scrive l’avvocato – la signora, suo malgrado e senza alcuna colpa, si è trovata invischiata nel “sistema San Marino” che si è sviluppato negli ultimi vent’anni e che è stato ampiamente descritto nella relazione della Commissione Consigliare di Inchiesta su Banca CIS e il sistema finanziario sammarinese.
In tale relazione vengono confermate tutte le accuse rivolte dalla mia cliente in questi anni a tutti gli attori che hanno provocato il suo dissesto economico e un profondo stato di depressione.
Il sistema Bancario in primis, nel nostro caso Banca Commerciale Sammarinese, che ha letteralmente truffato la mia cliente appropriandosi indebitamente di un ingente somma mediante artifici e raggiri, lasciato agire indisturbato da una Banca Centrale a dir poco inerte se non “inattiva” alla quale si è aggiunta l’inerzia del Tribunale Commissariale nell’accertare e perseguire i reati commessi.
La cosiddetta “Tempesta perfetta” di cui si parla in detta relazione è ben testimoniata dalla vicenda della sig.ra G.M.M.C. la quale ha subito sulla sua pelle tutte le illegittimità, le inerzie e i soprusi da parte di tutti gli attori di detto “sistema San Marino”, che non ha ancora visto il suo giusto epilogo.
Ricordo ancora una volta, infatti, che la vicenda nata nel lontano 2005, è attenzionata dalla Direzione Generale per l’Unione Europea del Ministero degli Affari Esteri Italiano attraverso l’Ambasciata d’Italia a San Marino già dalla fine del 2018 e che, stante il perdurante e assordante silenzio delle istituzioni coinvolte, – BCS è confluita in ASSET BANCA e quest’ultima, a sua volta, è oggi confluita in CARISP RSM detenuta per il 86,90% dalla ECC.MA CAMERA -, la Sig.ra G.M.M.C. si è rivolta anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per fare valere le sue ragioni.
Il profondo senso di scoramento e di vergogna che dovrebbe avere provocato detta relazione nella maggioranza dei cittadini sammarinesi richiede ora uno scatto di orgoglio da parte di tutti coloro i quali si sono sentiti offesi e traditi dalle malefatte e dalla inefficienza delle istituzioni coinvolte che potrebbero iniziare a risalire la china nel rendere giustizia ad una cittadina italiana perbene che aveva creduto in questo paese e che invece dallo stesso è stata profondamente tradita”

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