E.C.S.O.: Referendum!

E.C.S.O.: Referendum!

E.C.S.O.: REFERENDUM!
 
Personalmente credo che in un Paese che si possa definire “normale” sarebbe appunto normale che il governo di turno, al di là del colore, decidesse in maniera saggia ed autonoma, nell’interesse del Paese e in primis dei cittadini come utilizzare il territorio per fini industriali/imprenditoriali.
Purtroppo quello che emerge da noi e che per fortuna è anche il pensiero di molti sammarinesi è che non ci si può fidare di chi governa, al di là degli schieramenti politici.
E triste, in effetti, pensare che si debba controllare chi è stato eletto per guidare un Paese e i suoi cittadini. E’ triste dover controllare i controllori. E’ però bello che per la prima volta da 15 anni la gente si sia svegliata dal torpore e dal menefreghismo, al di là che abbia votato SI’ o NO la partecipazione ad un referendum è sempre positiva. Se ci si fidasse (ma questi 15 anni ci hanno insegnato che non ci si può fidare di nessuno dei 60 che siedono in Consiglio oggi) non sarebbe stato necessario votare SI’ ma si sarebbe lasciato il potere e la saggezza ai governanti di decidere come meglio utilizzare il territorio, ma visto chi ci ha governato e continua a governarci è stato un SI’ doveroso.
Unico problema è la minoranza (opposizione, di qualsiasi colore e schieramento) che per “partito preso” dice sempre no. La cosa che più di tutti è stata persa di vista in questi ultimi anni è che a dover essere tutelato è l’interesse  GENERALE e non PARTICOLARE del Paese. In tutte le cose che vengono proposte o che si devono attuare, si dovrebbe avere sempre e solo cura dell’interesse generale della Repubblica e votare sì o no in Consiglio se e solo se il provvedimento sia veramente nella prospettiva di un interesse COMUNE.
 
Alessandro

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