Riceviamo e pubblichiamo.
E’ la fine di un’era, quella del lusso ostentato, delle auto stralusso, dello stappo di champagne ad ogni evento, dello yacht in Riviera, delle vacanze alle Maldive, dei turisti danarosi che frequentano il centro Storico.
È la fine di un’era, quella dello “studio quel che mi pare… tanto il lavoro c’è comunque”, dell’era del lavoro per tutti e anche per quelli del circondario, del lavoro sotto lo Stato, degli imprenditori che danno opportunità e posti di lavoro.
È la fine di un’era, quella dei Politici che pensavano prima al Bene Comune e poi al bene proprio, della correttezza dei rapporti, della stima e dell’apprezzamento per il sudore dei cittadini che sono emigrati all’estero, della Solidarietà.
L’aria che si respira è di odio sociale, la crisi economica invita alla sobrietà, la lista delle cose da fare è nutrita: una riforma fiscale equa, un piano di sviluppo economico e industriale che si basi sulle potenzialità del territorio, una scuola (università compresa) che permetta ai giovani una formazione adeguata ai tempi e consenta loro uno ingresso nel mondo del lavoro con spendibili atout, una selezione dei dirigenti in base al merito e non alla Affinità Parentale o alla tessera di partito, una soluzione radicale alla questione morale!
Epifanio Troina
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