L’Informazione di San Marino
E se ci provassimo davvero?
Marino Cecchetti
E se ci provassimo davvero?
Se davvero San Marino decidesse di cambiare strada?
Cambiare non solo perché lo ha chiesto il Papa, lo reclama il Vescovo, lo sollecita il contesto italiano ed internazionale. Cambiare perché decidiamo noi di cambiare. Sulla base di una riflessione incentrata sulla nostra storia.
Verso la metà degli anni Settanta abbiamo cominciato a scostarci vistosamente dalla nostra tradizione. A Paese ormai garantito da un sempre più esteso riconoscimento della sovranità, abbiamo lasciato estromettere dai posti di responsabilità ogni traccia di quella intellighenzia che, per secoli, ha ne garantito la sopravvivenza. E tutto lo spazio lo abbiamo lasciato invadere dalla mediocrità, bastevole ad amministrare un Paese con un erario strabocchevole di soldi per effetto degli accordi con l’Italia.
Poi, per quella mediocrità, il Paese è finito per essere associato dal Moneyval con l’Azerbaigian e dall’Ocse col Tobago, e per essere additato, fra gli Stati del Consiglio d’Europa, come lo Stato più restio a contrastare al suo interno la corruzione.
In questi giorni sono a San Marino i funzionari del Greco, l’organismo del Consiglio d’Europa, impegnato ad assistere gli Stati nella lotta alla corruzione.
È l’occasione per cambiare strada.
Diamo ad essi l’opportunità di aiutarci veramente ad uscire dalla condizione attuale.
Ha detto, in proposito, Alberto Selva in Consiglio: “Se vogliamo essere molto chiari, in questo Paese c’è la corruzione.
E, visto che siamo in quest’aula, la prima corruzione di tutte è quella elettorale.
La corruzione elettorale che mina alla base il presupposto di una democrazia.
Non aggiungiamo altro su altri generi di corruzioni che non sono proprio quelli del corretto mercato o della corretta relazione”.
I funzionari del Greco sono pronti a darci una mano per riguadagnare in Italia e nel mondo quella buona reputazione che è stata da sempre la nostra migliore protezione.