Edilizia. Firma storica contratto unico del settore. Anis-Unas-Osla-Cdls-Csdl-Usl

Edilizia. Firma storica contratto unico del settore. Anis-Unas-Osla-Cdls-Csdl-Usl

COMUNICATO STAMPA

EDILIZIA, FIRMA STORICA PER CONTRATTO UNICO DEL SETTORE

AL TAVOLO ANIS-UNAS-OSLA-CDLS-CSDL E USL. MENICUCCI: “FINE DEI DUALISMI”

Tornano allo stesso tavolo tutti e sei i protagonisti del mondo dell’impresa e del lavoro per la firma del contratto del settore “edilizia”. Oggi pomeriggio infatti si sono ritrovati i rappresentanti di Anis. Unas e Osla, per le parti datoriali,  Csdl, Cdls, e Usl per le associazioni dei sindacati per rinnovare un contratto scaduto da ben 7 anni, che interessa uno dei settori più colpiti dalla crisi. Se infatti nel 2009 gli occupati nelle attività edili erano 700, oggi risultano meno di 300, a seguito di un forte calo anche del numero di aziende.

Il momento e l’urgenza di dare garanzie alle aziende e tutele ai dipendenti ha spinto così alla convergenza tutte le parti sul nuovo contratto che, sulla base del congelamento delle tabelle retributive, offre garanzia di sostenibilità alle imprese e, allo stesso tempo, prevede un meccanismo di tutela per le retribuzioni dei lavoratori, a fronte di un ‘una tantum’ riconosciuto attraverso la Cassa Edile.

La rilevanza della firma è in un certo senso doppia perché, oltre a portare al rinnovo del contratto di settore, testimonia la volontà e l’impegno di tutte le rappresentanze datoriali e sindacali,  a condividere il medesimo percorso, a poche settimane dall’approvazione in Consiglio Grande e Generale della legge sulla rappresentatività sindacale, dimostrando che le regole non sono fattore di divisione e scontro, ma binario per giungere a soluzioni.

La presenza di tutti gli attori è quindi vista da UNAS come un risultato, anche se in regime della vecchia normativa, ancora in vigore. “La nuova legge non ha lasciato strascichi- commenta a riguardo Loretta Menicucci, Presidente UNAS, anzi ha sforzato sindacati e categorie a trovare una sintesi per giungere a un unico risultato, ponendo fine al dualismo e alla ricerca di un doppio contratto nello stesso settore”.

San Marino, 19 maggio 2016

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