“Queste elezioni del Consiglio Centrale sono state strepitose. Hanno confermato la grande forza e l’energia che i giovani esprimono giorno dopo giorno all’interno del Pdcs”.
Lorenzo Bugli commenta così l‘elezione di Alice Mina a Presidente del partito democristiano di San Marino.
“Sono molto soddisfatto – commenta a Libertas il giovane consigliere – perché, come ho sempre detto, la mia candidatura non era una candidatura che arrivava da mire personali, ma arrivava da una richiesta di tanti, giovani e non, che dalla base volevano attuare quello che abbiamo scritto nella mozione finale dell’ultimo congresso del partito, ovvero dare un nuovo spazio a giovani e donne.
Non a caso – prosegue Bugli – nei giorni scorsi, non essendo la mia candidatura una questione personale, avevo proposto anche all’amico Francesco (Mussoni, l’altro candidato alla presidenza alla vigilia del voto, ndr) di convergere su una figura giovane donna come quella di Alice Mina ed evitare il voto che crea sempre vincitori e vinti”.
Bugli ha comunque ottenuto molti consensi alla prima votazione, sfiorando il quorum necessario per l’elezione.
“Sono contentissimo di aver ottenuto tanti voti. Non importa se per pochissimi voti non sono riuscito a diventare presidente, perché questa situazione ha dato la possibilità di poter riconvergere sul nome di Alice, una proposta alla quale io veramente tenevo.
Non c’era nome migliore in questo momento storico che riuscisse ad interpretare al 100% quello che abbiamo scritto nella mozione finale”.
Bugli non nasconde la stima per la collega: “Alice è una persona veramente di cuore, è una persona che sa ascoltare, che si dà da fare e che si mette al 100% al servizio della base del partito. Il presidente del Pdcs in questo momento storico deve essere questo: non una figura che si mette a far politica o ha necessità di dover apparire, bensì una persona che deve lavorare giorno dopo giorno con la base, dandogli informazioni e costruendo assieme un percorso che crei nuove figure alla politica per un rinnovamento che passa dalle sezioni, viene utilizzato per vincere le elezioni delle Giunte di Castello e poi quelle del Consiglio Gran Generale”.
Per Bugli, ex presidente della giovanile del partito, è una doppia soddisfazione: “Negli anni, grazie al dinamismo dei GDC, abbiamo portato in Consiglio cinque ragazzi. Ce lo ha detto anche il segretario Venturini durante il Congresso, non si è mai visto un gruppo così forte all’interno di un partito che è parte attiva delle attività. Nella votazione non c’è stata una divisione tra giovani e meno giovani, al di là di qualcuno che strumentalmente voleva far passare questo. C’è stata semplicemente la richiesta di tradurre in realtà le parole scritte nella mozione e io penso che con questo voto la DC abbia fatto un lavoro meraviglioso: quello di dotarsi di una figura come quella di Alice, che è una figura perfetta nel rispecchiare queste parole.
Quindi io sono molto contento e sarò sempre al 100% al fianco di un partito che vuole rispettare quanto dice, che porta a concretezza quello che scrive e che, soprattutto, dà spazio e cresce i giovani. Combatterò sempre le logiche opache, ma nella riunione ha vinto la trasparenza e l’onestà di un progetto basato sulla realtà di quello che si scrive nei congressi.
Sono sicuro che questo entusiasmo non si spegnerà”.
Davide Giardi