Elezioni e destino del settore bancario. La posizione di Repubblicafutura

Elezioni e destino del settore bancario. La posizione di Repubblicafutura

COMUNICATO STAMPA 

In questi giorni si è parlato spesso di repubblicafutura in termini di alleanze possibili e di progetto politico che avrebbe interferito sul buon esito della legislatura. Abbiamo deciso di non intervenire, poiché, al netto della normale dialettica pre-elettorale, repubblicafutura è un’esperienza politica completamente nuova che intende sviluppare relazioni e alleanza basandosi esclusivamente sulla piattaforma programmatica che stiamo elaborando. Uno dei punti cardine della piattaforma programmatica di repubblicafutura è il destino del settore bancario. 

Le sorti di questo settore economico sono legate a doppio filo alla stabilità del bilancio pubblico e alla capacità di attrarre investimenti e sostenere le imprese. A ciò aggiungiamo la necessità di tutelare i risparmiatori e le molte persone che lavorano in questo settore. 

Qualsiasi scelta, però, non può  prescindere da una forte azione nella direzione della trasparenza e dell’assunzione di responsabilità. 


C’è, a nostro avviso, un legame sottile, un equilibrio da mantenere, nel realizzare politiche di sostegno e contemperare l’impatto che esse possono avere sull’intera collettività. Tale elemento è ancora più rilevante se consideriamo le dimensioni del nostro stato e le difficoltà esterne a cui è stato sottoposto l’intero settore dal 2008 a oggi. 

Repubblicafutura ritiene ci siano soluzioni praticabili che passano necessariamente da un rapporto equilibrato, di fiducia e di rispetto degli ambiti, con l’istituzione preposta alla vigilanza del settore, Banca Centrale. 

In questo riteniamo pericolose le critiche, gli interventi di questi giorni che tentano di costruire una “nuova filosofia di autonomia” di Banca Centrale che ci pare esuli un po’ dai normali canoni, soprattutto in una fase delicata di transizione dettata dalle prossime elezioni. Su questo tema repubblicafutura ha trovato ampie convergenze con SSD e il movimento Civico 10 che non si fermano solo al settore bancario. 

Repubblicafutura sta seguendo con attenzione gli sviluppi del dibattito politico. Notiamo che alcune forze politiche hanno già da tempo deciso quali coalizioni formare, privilegiando la coesione delle persone alla convergenza sui programmi. Scelta legittima, che però non riteniamo logica in una fase di ampia emergenza che sta vivendo il Paese, che qualcuno vuole attribuire in modo improprio alla fine anticipata dalla legislatura, ma invece deriva da notevoli problematiche di natura strutturale e mancanza di scelte su alcuni temi strategici. 

La strada del confronto, del ragionamento, forse è più ardua, complessa, ma repubblicafutura la ritiene indispensabile per trovare le migliori soluzioni da presentare al Paese e dare forza e credibilità alla coalizione e alle persone che chiederanno fiducia per governare il Paese nei prossimi cinque anni. Il punto è questo, avere idee, energia, determinazione per governare il Paese fino al 2021 con scenari interni e esterni che potrebbero essere inediti e sfide che la Repubblica non ha mai affrontato nella sua storia millenaria. In questo servono a poco gli annunci, l’improvvisazione, il richiamo alla storia, sono necessari razionalità, informazioni, idee innovative che possano salvaguardare i legittimi interessi nazionali ma che non chiudano il Paese in una spirale in cui l’unico risultato finale è difendere gli interessi di pochi e mortificare ogni sforzo di rilancio. 

In quest’ottica, proprio per confrontare i propri progetti con il Paese, repubblicafutura darà vita ad un ciclo di incontri con le forze sociali e datoriali, per costruire insieme a chi lavora ed è parte integrante della società le migliori idee per affrontare una fase così delicata della nostra Repubblica- 

repubblicafutura

San Marino, 26 agosto 2016

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