L’Informazione di San Marino: S.u. non rinuncia a nome e simbolo dibattito acceso e scintille
Riunione martedì sera a Sinistra
Unita per decidere una possibile
svolta storica: quella di rinunciare
a nome e simbolo per dare
vita ad un nuovo soggetto elettorale
allargato alle liste civiche di
giovani che sono nate in Repubblica.
Una sfida potenzialmente
destabilizzante per l’intero parco
partitico che avrebbe potuto ricevere
uno scossone non indifferente.
Usiamo il condizionale
perché così non sarà. La proposta
lanciata da Alessandro Rossi,
forse troppo avanti per i suoi
compagni, non è affatto piaciuta,
tanto da lasciarlo in completa minoranza.
Rossi non abbandonerà
comunque Sinistra Unita e proseguirà
la sua battaglia all’interno
del partito. Una battaglia che si
fa comunque durissima, visto che
è probabile che molte liste correranno
da sole, dando così un ulteriore
vantaggio al patto di ferro
tra Dc e Psd.
Per capire l’aria che
tira, basta leggere i commenti postati
pubblicamente su Facebook
da Alessandro Rossi e da Ivan Foschi.
“Ieri sera c’è stata la riunione
di Sinistra Unita – spiega Rossi
– mi hanno legnato tutti dicendo
che svendo il partito … che sono
gli altri che devono venire da noi
senza pregiudizi e sono andato in
netta minoranza. Me lo aspettavo
(un po’ meno devo dire la verità,
quasi l’unanimità contro di me).
(…) Ma come dico qui agli irriducibili
con l’egoismo e la paura del
confronto e di perdere la propria
identità non si costruisce nulla di
buono per questo Paese e io ne
sono profondamente convinto…
Sono altresì convinto che queste
elezioni necessitino tutti gli sforzi
per costruire una alternativa
seria credibile e di qualità e non
di di lupi solitari (…)”.
Pronta la
bacchettata di Ivan Foschi: “Caro
Alessandro, forse dovresti cercare
di essere un po’ più obiettivo
nel raccontare la serata. Detto
così sembra che tu sia stato indicato
come ‘traditore della patria’
e che le tue proposte siano state
cestinate. Non è così! Il tuo partito
non è un covo di conservatori
in mano a vecchi nostalgici come
cerchi di dipingerlo, quasi che
avessimo l’allergia alle novità.
(…)
[…]
Ascolta il giornale radio di oggi