Eps e Patto per San Marino

Eps e Patto per San Marino

“Abbiamo questa percezione, che la
ripresa del dialogo con l’Italia possa essere facilitata da un
rimpasto di governo”. Lorenzo Lonfernini, segretario degli
Europopolari per San Marino, “cespuglio” di maggioranza, in lista
con la Democrazia Cristiana, fa eco alle dichiarazioni rilasciate
ieri alla stampa dal consigliere del suo partito, Pier Marino
Menicucci. Che, piu’ direttamente, ha attribuito al segretario di
Stato per le Finanze, Gabriele Gatti, le responsabilita’ per il
rapporto travagliato tra San Marino e Italia. Lonfernini
chiarisce pero’ che la posizione del consigliere Eps “conferma le
grosse perplessita’ tenute da oltre un mese dal partito
sull’efficacia della politica economica del Paese e la richiesta
di rinnovamento”. Posizione che gia’ da qualche settimana ha
avviato una verifica interna al listone Pdcs-Eps-A&l.

E ora, alla luce anche delle ultime difficolta’ cadute sulla
testa del segretario per le Finanze, ovvero gli sviluppi del caso
Delta, con l’uscita di scena del principale acquirente, Intesa
San Paolo, gli Eps alzano ancora di piu’ la voce. “Se non ci
verranno date delle risposte- chiarisce Lonfernini- non si puo’
parlare di crisi di governo, ma di ritiro del nostro
rappresentante dell’esecutivo”. Ovvero, gli Europopolari non
pensano di alzare i tacchi dalla maggioranza, che equivarrebbe,
per la legge elettorale sammarinese, ad un nuovo appuntamento con
le urne.
Menicucci & co. non si ritengono una
voce isolata nel Patto: Alleanza Popolare, alleato principale del
Pdcs, nelle scorse settimane aveva fatto sua la richiesta di
rinnovamento della compagine di governo. Eufemismo per intendere
un rimpasto. Ad oggi la loro posizione si e’ fatta piu’ defilata:
“Rispetto il loro modo di portare avanti la politica- dice a
riguardo il segretario Eps- ma la loro posizione e’ stata gia’
resa pubblica nelle scorse settimane”. Tanto che “e’ auspicabile-
suggerisce Lonfernini- che la verifica attualmente in corso nella
lista di nostra appartenenza venga estesa a tutte le forze di
maggioranza”. E la verifica dovrebbe concludersi “entro marzo”.
San Marino alla vigilia di un rimpasto? O peggio ancora, a un
passo dalla crisi di governo? Gli umori ieri, nei corridoi del
Consiglio grande e generale, erano altalenanti. Mentre i lavori
in Aula proseguivano come niente fosse, fuori si rincorrevano
voci e numerosi erano i “capannelli” formati da consiglieri di
maggioranza e opposizione.

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