Erik Casali, rapporti fra Italia e San Marino

Erik Casali, rapporti fra Italia e San Marino

Un grazie dall’ Italia?


L’accanimento verso la nostra Repubblica deve far pensare al futuro dei rapporti tra vicini di casa.

E’ vero che San Marino negli ultimi anni si è impegnato molto per farsi voler male, ma è altrettanto vero che abbiamo fatto tanto per onorare il trattato di buon vicinato siglato nel 1939.
Infatti, oltre ad aver dato asilo a migliaia di cittadini italiani, ed aver creato le condizioni affinché molti di loro si insediassero stabilmente nel territorio sammarinese, abbiamo fatto molto di più.

Abbiamo dato loro posti da dirigenti in ogni settore della PA, gli abbiamo dato cariche e posti ai vertici di quasi tutte le Banche, Finanziarie, Corpi di Polizia, Tribunali, Banca Centrale, Sanità, e altri vertici importanti e strategici della piccola Repubblica. Abbiamo italiani dappertutto, anche quelli che ci fanno le strisce pedonali vengono da fuori!

Abbiamo quasi sempre regalato il nostro voto all’Italia nei contesti internazionali, quasi sempre senza discutere, fidandoci e spalleggiando fedelmente il nostro unico, grande vicino di casa.
Abbiamo concesso residenze a mani basse a tutti, al contempo neghiamo permessi di soggiorno a chi vuole lavorare, alimentando un mercato del nero che ci crea solo nemici e malcontento
Abbiamo però permesso che vi siano dirigenti italiani che vantano residenza, pur vivendo altrove, come nella vicina Rimini, ed abbiamo negato residenze e permessi a genitori di bambini iscritti e frequentatori delle nostre scuole da decenni.

Abbiamo anche concesso a molti di usufruire di entrambi i sistemi fiscali e di quelli sanitari, e inoltre, a centinaia di italiani, grazie soprattutto ai Sindacati miopi e lontani dalla realtà e da una qualsiasi previsione di futuro, abbiamo dato il posto fisso a tempo indeterminato, e ora colmo dei colmi, vi sono tanti sammarinesi disoccupati sopravanzati nelle liste da stranieri.

Sono convinto che San Marino si sia anche arricchito umanamente e professionalmente dall’apporto di tanti italiani che vivono e lavorano qui a casa nostra e che il loro contributo sia stato in parte determinante per lo sviluppo del paese. Ma dovremo pur avere anche avere qualche vantaggio ad essere sammarinesi?

Abbiamo sopportato in campo internazionale le bizze dell’Italia e dei suoi rappresentanti, spesso mal visti dagli altri paesi, abbiamo sopportato lo scherno degli ultimi tempi da parte di chi nell’OCSE non poteva credere che in pochi mesi ci fossimo adeguati ai parametri richiesti e non poteva ancor meno credere che lo staff del Ministro italiano Tremonti, sottobanco chiedesse di non accettare i nostri sforzi in merito grazie all’avvenuto cambio di volontà e di azioni da parte del Patto, il nuovo Governo Sammarinese.

Sopportiamo e sopporteremo probabilmente ancora i guasti prodotti dalla gestione del fisco in Italia che si basa sul concetto che tutti sono evasori. Sopporteremo i pericoli, ma dovremo alzare la guardia, anche sull’importazione di mafie, camorra e altro di cui l’Italia vanta il triste primato, essendone di fatto la casa madre.
Intanto continueremo e ci onoreremo ad ospitare e dare lavoro alle migliaia di Italiani, come facciamo da sempre, senza alcun problema, ma sarà doveroso ripensare e rivedere atteggiamenti, comportamenti sul futuro dei rapporti col nostro grande vicino, al quale possiamo ricordare che non è cancellando la piccola San Marino che risolverà i suoi problemi. Detto questo sopporteremo anche Tremonti, che per molti sammarinesi fino a un pò di tempo fa non significava altro che una ottima torta di wafer, mentre ora pare l’unico vero ingestibile ostacolo a proseguire quel buon vicinato nato nel 39.

Erik Casali, Vice Segretario Nuovo Partito Socialista

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