Evasione fiscale da Cremona attraverso San Marino e Svizzera, Agenzia Asca

Evasione fiscale da Cremona attraverso San Marino e Svizzera, Agenzia Asca

Roma, 27 mag – Un’evasione fiscale di oltre 210 milioni di euro, la scoperta di fatture false per circa 177 milioni di euro, la segnalazione all’Autorita’ Giudiziaria competente di 108 persone fisiche, legali rappresentanti e/o amministratori di fatto delle 98 societa’ coinvolte.

Questo l’esito della maxi operazione della Guardia di Finanza di Cremona nel settore della Tutela delle Entrate.

L’indagine, spiega una nota delle fiamme gialle, ha avuto origine dallo sviluppo investigativo di alcune segnalazioni per operazioni finanziarie sospette pervenute, nei confronti di una societa’ cremonese, con riferimento a frequenti e consistenti prelievi di denaro contante operati sul relativo conto corrente aziendale.

Le successive indagini finanziarie hanno consentito alla Guardia di Finanza di scoprire che le relative provviste erano state costituite mediante bonifici effettuati da una societa’ milanese, operante nel settore del commercio all’ingrosso di materiali ferrosi, coinvolta in un vasto giro di fatture per operazioni inesistenti.

I proventi delle transazioni illecite venivano immediatamente bonificati verso Paesi a fiscalita’ privilegiata (Svizzera e San Marino), su conti correnti intestati a societa’ fittizie.

Lo sviluppo degli elementi raccolti in questo ambito ha portato gli inquirenti a focalizzare la propria attenzione su una nuova societa’ con sede nella provincia di Lecco, che aveva emesso, a favore della societa’ cremonese, fatture per forniture di metalli ferrosi, operazioni risultate inesistenti.

Dai sopralluoghi e dagli ulteriori accertamenti e’ poi emerso che, agli indirizzi corrispondenti alle sedi della societa’ in trattazione, non veniva svolta alcuna attivita’ commerciale.

Sono state effettuate perquisizioni presso le sedi di 9 societa’ lombarde, 2 imprese laziali e presso i domicili di 16 persone fisiche tra amministratori di fatto, prestanome, agenti e autotrasportatori.

I finanzieri hanno quindi delineato due filoni operativi, apparentemente autonomi ma, in realta’ connessi per tipologia (illecita e dei settori merceologici interessati) e personaggi coinvolti che si strutturavano in un vero e proprio sodalizio criminale finalizzato alla frode fiscale ed al trasferimento all’estero dei relativi proventi illeciti.

I promotori di tale organizzazione sono risultati due imprenditori milanesi: E.B. ed A.T., rispettivamente di 61 e 62 anni, che si avvalevano di altri sei soggetti, rivestenti il ruolo di prestanome.

L’analisi della documentazione sequestrata hanno fatto inoltre emergere il coinvolgimento di ben 90 societa’, con sedi in Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania, tutte utilizzatrici delle fatture per operazioni inesistenti emesse dalle societa’ dei due imprenditori lombardi.

Al termine delle operazioni sono stati contestati i seguenti reati: art. 416 (associazione a delinquere, 8 soggetti) ed art. 468 (contraffazione di sigilli, 1 soggetto) codice penale; art. 2 (dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di f.o.i., 98 soggetti), art. 4 (dichiarazione infedele, 98 soggetti), art. 8 (emissione di f.o.i., 11 soggetti) ed art. 10 (distruzione di documentazione contabile, 2 soggetti) D. Lgs. 74/2000.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, Maria Letizia Mannella, ha emesso 16 informazioni di garanzia ed avvisi di conclusione indagini nei confronti dei soggetti milanesi implicati ivi compresi i menzionati due imprenditori lombardi, promotori ed organizzatori del sistema fraudolento smantellato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cremona.

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