Fabrizio Corona e Lele Mora, attraverso San Marino. Ansa

Fabrizio Corona e Lele Mora, attraverso San Marino. Ansa

FILONE DELL’INCHIESTA «VALLETTOPOLI»
Lele Mora e Fabrizio Corona accusati
di evasione fiscale per 17 milioni di euro
Accertato un sistema di emissione di fatture false per operazioni inesistenti. I soldi anche a San Marino
Ansa

MILANO – Fabrizio Corona e Lele Mora, assieme ad altre sei persone, sono accusati di un’evasione fiscale da 17 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Milano ha notificato oggi l’avviso di chiusura delle indagini a carico del «fotografo dei vip» e dell’agente di spettacolo, nell’ambito dell’inchiesta dei pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci. La procura contesta i reati di evasione fiscale e bancarotta ed è stata accertata una distrazione di beni di circa 6 milioni di euro da parte di Corona. L’indagine è un filone dell’inchiesta «Vallettopoli» e nasce nel febbraio 2008. Corona era stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di bancarotta dopo il fallimento della sua agenzia fotografica, la Coronàs, dichiarato dal tribunale fallimentare di Milano nel gennaio 2009. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano hanno notificato l’avviso di chiusura delle indagini a Corona, a Mora e ad altre sei persone, accusate a vario titolo di emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta, omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, bancarotta fraudolenta e riciclaggio.

LE FATTURE FALSE – Investigatori e inquirenti hanno accertato un vasto e diffuso sistema di emissione di fatture false per operazioni inesistenti, che ammontano a circa 17 milioni di euro. Ad emettere le fatture sarebbero state alcune società riconducibili ad un imprenditore genovese, Marcello Silvestri, che, attraverso alcuni prestanome, le girava a imprenditori milanesi, tra cui Corona e Mora, per abbattere gli utili delle loro società. Nel maggio 2009 i pm Fusco e Carducci avevano chiesto una rogatoria alla magistratura di San Marino che aveva portato al sequestro di oltre un milione di euro riconducibili a Corona. Dalla rogatoria dei magistrati di Milano è nata un’inchiesta anche della procura di San Marino che vede quattro persone indagate per riciclaggio, perché attraverso alcune società avrebbero «ripulito» il denaro di Corona.

L’ARCHIVIO «VENDUTO» – L’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona avrebbe tra l’altro simulato la vendita dell’archivio fotografico, contenente le immagini degli scoop fotografici della sua agenzia, nelle fasi immediatamente successive al fallimento della «Coronàs». L’episodio emerge dall’atto di chiusura delle indagini. Corona è accusato di aver distratto, insieme agli altri indagati, «beni aziendali e somme di denaro per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro». In particolare, avrebbe distratto la somma di 274.800 euro «relativa al pagamento di una fattura emessa nel mese di maggio 2008 dalla Fenice srl nei confronti della fallita con causale “Vendita nostro archivio fotografico”, archivio che non è stato comunque consegnato al curatore né rinvenuto nei luoghi di pertinenza della società fallita». In sostanza, l’ex fotografo dei vip avrebbe simulato una vendita da una società a lui riconducibile, la Fenice srl, alla «Coronàs», per evitare che 274.800 euro (il valore del presunto archivio) andassero a soddisfare i creditori della ormai fallita «Coronàs».
NON COMPARE NINA MORIC – Resta aperto un fascicolo di indagini a carico di Lele Mora con l’accusa di bancarotta, per il fallimento della sua società LM Management. Nina Moric, ex moglie di Corona, indagata nell’inchiesta, non compare nell’avviso di chiusura delle indagini e, a quanto si è saputo, la sua posizione potrebbe essere archiviata.

(ANSA, da Corriere.it)

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