Fantini se ha notizia di reato vada in Tribunale per Sopaf

Fantini se ha notizia di reato vada in Tribunale per Sopaf

La vicenda Delta-Cassa di Risparmio continua a riservare al nostro Paese passaggi poco edificanti. L’ultima nuova è che l’ex amministratore delegato di Cassa di Risparmio, Mario Fantini – che a quanto sembra gira sempre con un registratore in tasca come nei telefilm americani – avrebbe ricevuto pressioni per fare certe transazioni “pagando più del dovuto” e quindi in sostanza avrebbe ricevuto pressioni per pagare tangenti. Sebbene tutto ciò sia accaduto più di un anno e mezzo fa, solo oggi Fantini ha ritenuto di presentare questi elementi alla procura di Forlì. In genere si è portati a pensare che se si subiscono pressioni indebite, tali da configurare ipotesi se non certezze di reato, è normale denunciare subito il fatto. Evidentemente l’ex amministratore delegato di Cassa di Risparmio è una persona molto riflessiva ed anche se tale ritardo non depone molto positivamente per quanto riguarda il senso del dovere, si può dire – se non altro – “meglio tardi che mai”. Alleanza Popolare ritiene che se vi sono stati atti – o presunti tali – di malversazione, è bene segnalare tempestivamente ogni cosa alla magistratura, anche sammarinese, in modo che si possa fare chiarezza ed individuare le eventuali responsabilità.

Il resto sono solo inutili polemiche e chiacchiere, di cui il nostro paese non ha bisogno. Se Fantini, dopo avere portato Cassa di Risparmio in una situazione patrimoniale molto difficile alla luce di scelte imprenditoriali pericolose, disattendendo precise indicazioni dell’autorità di vigilanza, è convinto di essere stato oggetto di “pressioni” che possano essere addirittura reati penali, allora faccia il suo dovere e dica tutto alla magistratura chiunque siano i protagonisti della vicenda. Dopo i memoriali anonimi, pubblicazioni di pseudo-registrazioni a mezzo stampa e amenità varie, il nostro Paese merita finalmente chiarezza.

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