Fatture false, condannato titolare di società sammarinese. Antonio Fabbri

Fatture false, condannato titolare di società sammarinese. Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino

Fatture false per oltre due milioni. Condannato titolare di società sammarinese

Stralciata per motivi di salute la posizione del padre dell’imputato. La falsa fatturazione consentì di abbattere i costi ed evadere le imposte

Antonio Fabbri

Fatture false per oltre due milioni di euro, una condanna, mentre per un imputato la posizione è stata stralciata per motivi di salute. Imputati Walter Fiumana, 81 anni, e il figlio Federico, 45 anni. Il processo di ieri si è aperto con il riferimento del perito, incaricato dal giudice, che ha valutato lo stato di salute di Walter Fiumata, impossibilitato ad essere presente al processo. Secondo la perizia l’uomo non è risultato incapace di intendere e di volere, seppure in uno stato di salute non buono del quale non è però prevedibile il tempo di guarigione. Per questo il giudice Battaglino ha deciso di procedere stralciano la posizione del padre e concludendo il processo nei confronti del figlio.

I due, che risultano residenti uno in Costarica e uno a Dubai, avevano una società a San Marino, la Sanitalex, che, secondo l’accusa, utilizzava e registrava nelle scritture contabili fatture false per milioni di euro. La società operava nell’ambito dell’assistenza e consulenza assicurativa, amministrativa, finanziaria e immobiliare, in particolare nei servizi di assistenza concernente l’infortunistica ed il recupero danni da terzi connessi agli infortuni.

Secondo le ricostruzioni dell’indagine condotta dal Commissario della Legge Antonella Volpinari e dal Nucleo Antifrode, i due Fiumana, allo scopo generare costi fittizi in capo all’azienda di cui erano titolari e, così, evadere imposte, tasse e tributi, hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti.

False fatture per “procacciamento clientela” sono state emesse nei confronti di Sanitalex da società estere: una di Budapest in Ungheria, la Med-Prise Kft; una di Londra, la Sfc International Trading Ltd. Società che, di fatto, sono risultate riconducibili allo stesso Federico Fiumana. In particolare le indagini hanno rilevato venti fatture false, con importi che vanno da un minimo di 12mila euro a un massimo di 200.000 euro. Fatture emesse negli anni 2012, 2013 e 2014 per un importo complessivo molto ingente, pari a 2.155.565,24 euro. Registrando dunque queste fatture come costi nei documenti contabili della società e abbassando di conseguenza gli utili, evadevano le imposte. Ieri, quindi, le conclusioni del procuratore del fisco Roberto Cesarini che aveva chiesto un anno e mezzo di prigionia. Di diverso avviso l’avvocato difensore, Alberto Francini, che ha criticato l’indagine definendola superficiale e sottolineato come l’attività della società fosse reale e non fittizia. Di qui la richiesta di assoluzione piena e, in subordine, con formula dubitativa.

Il giudice Roberto Battaglino ha condannato l’imputato a un anno di prigionia e 1 anno e 3 mesi interdizione dai pubblici uffici e diritti politici. Possibile l’appello.

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