Federalberghi: “Crisi del settore turistico ricettivo, necessari interventi di sostegno urgenti”

Federalberghi: “Crisi del settore turistico ricettivo, necessari interventi di sostegno urgenti”

Federalberghi: “Crisi del settore turistico ricettivo, necessari interventi di sostegno urgenti” 

I dati relativi al crollo del settore ricettivo riguardano un consuntivo fatto al 30 settembre 2020: la percentuale di occupazione camere è scesa dal 72% del 2019 al 28% del 2020; il fatturato medio è crollato del 62% rispetto a quello del 2019. 

È noto a tutti che sotto il 50% di occupazione media delle camere un albergo accumula perdite di esercizio : nel 2020 la situazione si chiuderà con perdite di esercizio pesanti.

La situazione chiusa al 30 settembre, dopo un agosto in ripresa rispetto al mese di luglio, denota una tendenza in discesa sulla occupazione tanto che alcuni hotel storici a settembre sono stati o chiusi o con una occupazione scarsissima; le ultime recenti notizie di un probabile imminente nuovo “lockdown” hanno fatto impennare ulteriormente le cancellazioni e inibire pesantemente la propensione della gente ad intraprendere viaggi. La nostra previsione al 31 dicembre 2020 è negativa e tende ad aumentare il crollo del fatturato.

Comunque la condizione di estrema imprevedibilità di flussi turistici su San Marino (probabile cancellazione del Natale delle Meraviglie e altri eventi attrattivi) induce necessariamente ad avere un atteggiamento molto al ribasso sulle prenotazioni negli ultimi mesi del 2020.

In ogni caso è ormai noto a tutti che la ripresa delle attività dei Tour Operator per il 2021 è nulla e tutte le attività sono rimandate al 2022; questo perché la mobilità internazionale dei passeggeri è ancora bloccata e non vi è nessuna organizzazione internazionale in grado di perfezionare prenotazioni a lungo termine. È necessario menzionare che alla data attuale, ogni tour operator aveva già comunicato a tutte le strutture alberghiere la programmazione di tutto l’anno venturo: nessun Tour Operator ha una programmazione per il 2021 consolidata.

 

Richieste necessarie per la sopravvivenza del comparto turistico ricettivo

 

Di fronte al ripresentarsi  di un  periodo di grossa emergenza, chiediamo di adottare le seguenti regole di semplificazione: abolire la clausola dei 6 mesi di permanenza al lavoro per metter in Cig personale assunto ex novo o riassunto stagionalmente; prolungare la Cig alle attuali condizioni fino al 30 giugno 2021; abolire il passaggio attraverso le liste di disoccupazione per personale da assumere in condizioni di emergenza, ma seguire procedure più snelle e dirette; nel caso in cui il datore di lavoro sia in credito verso Iss, la Cig verrà erogata direttamente da Iss; decadenza della inibizione di usufruire della Cig da parte di parenti degli amministratori assunti, in mansioni non dirigenziali e da più di 8 anni.

Proposta per tutte le attività turistiche (alberghi e ristoranti) maggiormente colpite dal Covid: creare delle classi di aziende che possono accedere ai sussidi di emergenza in funzione di oggettivi parametri di emergenze economiche accumulate nel periodo Covid e Post Covid: p.e. 

Crollo del fatturato superiore al 50% rispetto al pari periodo del 2019 riscontrabile tramite verifiche sulla Smac fiscale; numero minimo di dipendenti a tempo indeterminato al momento della domanda di sussidio richiesto. 

L’azienda che rimane aperta nel periodo invernale e fino al 30 aprile 2021 godrà dei seguenti benefici: sussidio del 40% in busta paga dello stipendio ed esenzione dei contributi Iss per tutti i dipendenti a tempo indeterminato.

In tale maniera si avrebbero i seguenti effetti positivi: evitare licenziamenti; ridurre il ricorso alla Cig (si permetterebbe la sopravvivenza delle maggiori aziende e si garantirebbe un servizio pubblico adeguato anche in questo periodo di estrema gravità emergenziale – ci si riferisce al fatto che ci possono essere ospiti o eventi di carattere istituzionale che richiedano adeguata esigenza di servizi); sospensione di rata capitale e rata interessi di tutti i mutui fino al 30 giugno 2021; revisioni di tutti i mutui contratti con le banche, per tutte le aziende in regola con i pagamenti all’atto della richiesta , abbassando il tasso al 2,75% – proposta Abs; abbattimento del 50% delle utenze elettricità e gas per tutte le aziende che rimangono aperte nel periodo invernale fino al 31 maggio 2021; blocco dei procedimenti di fallimento per il comparto turistico. 

Solamente recependo tali condizioni, il settore turistico è in grado di affrontare una stagione invernale flagellata da una crisi così pesante e ormai ineluttabile.

 

Federalberghi

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