“E’ arrivato il momento che la gestione della Casa di Riposo Casale la Fiorina da privata diventi pubblica”. Questo il succo della lettera che i segretari delle Federazioni Pensionati della CSU hanno inviato al Segretario di Stato alla Sanità e al presidente Sums.
Nello specifico, scrivono Alberto Mino (Fups-CSdl) e Armando Stacchini (Fnps-CDLS) “riteniamo sia giunta l’ora di rivedere integralmente la gestione della Residenza sanitaria anziani “La Fiorina”, valorizzando la struttura, ampliando la qualità e la quantità dei servizi offerti agli ospiti e coinvolgendo direttamente nella gestione e controllo le federazioni pensionati sammarinesi e l’ISS”.
Del resto, prosegue la lettera, “fin dall’inizio abbiamo stigmatizzato la decisione di affidare la gestione della casa di riposo ad una società privata e con manager di provenienza esterna al territorio, evidenziando che la qualità dei servizi erogati in una struttura così importante non può assolutamente sottostare a logiche meramente economiche o dì equilibrio tra costi e ricavi di bilancio”.
“Preoccupazioni – fanno notare i segretari Mino e Stacchini – che negli ultimi mesi sono state segnalate dai nostri associati e dai loro familiari, evidenziando innumerevoli criticità ed un rilevante squilibrio nei livelli qualitativi dei servizi tra la “casa di riposo” ubicata presso l’ISS e la gestione della Rsa La Fiorina”.
“Queste inaccettabili differenze – insistono – sono derivate non certamente dalla inefficienza o dalla mancanza di volontà dei dipendenti della Rsa La Fiorina, ma da un orientamento del management che appare più improntato all’equilibrio dei bilanci che alla qualità dei servizi offerti”.
I segretari della Federazioni Pensionati chiudono quindi la lettera ritenendo “indispensabile unificare presso la Rsa Casale La Fiorina le attività di ricovero e cura degli anziani, liberando così spazi preziosi all’interno dell’Ospedale dì Stato”, così come tornano a sottolineare “che la gestione della Rsa debba essere completamente pubblica, affidata all’Istituto Sicurezza Sociale con il contributo volontario delle Federazioni Pensionati”.