Federico Bartoletti risponde a Marino Cecchetti. L’Informazione di San Marino

Federico Bartoletti risponde a Marino Cecchetti. L’Informazione di San Marino

L’Informazione di San Marino

Lettera di Federico Bartoletti in risposta alla richiesta pubblica  di Marino Cecchetti

conseguentemente alle accuse del Movimento Per San Marino

Caro Marino

devo premettere che non avevo e non ho alcuna intenzione di replicare ne alle dichiarazioni espresse in aula dall’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti e nemmeno a quelle del movimento di Emilio Della Balda e di Alvaro Selva, quest’ultime piuttosto curiose perché prendevano per buone le considerazioni di colui che stanno “screditando” in ogni modo con la loro azione, mentre nello specifico lo ritengono affidabile.  Lo ritenevo inutile anche perché per chi si interessa di politica è più che notorio (è così da più di 20 anni) che non ho mai condiviso l’azione politica dell’ex Segretario di Stato Gatti, quindi ogni sua dichiarazione la ascolto, la registro e al momento che riterrò opportuno rientrerà nell’esercizio di rendiconto con la memoria della storia politica di questo Paese. Oggi è il momento della responsabilità, del lavoro da pompieri sull’incendio che danneggia il nostro Paese. L’ho già detto più volte ed in ogni sede che sono tante le questioni da esaminare: dalle lontane Mano Regie e Long Drink alle più attuali, ad esempio Delta-Sopaf. In mezzo ci sono vent’anni di storia. Desidero comprendere le dinamiche degli errori compiuti al fine di non ripeterli in futuro, viste le conseguenze che ricadono sulle imprese e su tutti i cittadini, (oggi molto chiare ma fino a  qualche anno fa chi le riteneva possibili?) e certo non per dirimere questioni civilistiche o penali che competono a chi fa tutt’altro mestiere e non il servizio politico. Sui media ho letto che il sottoscritto non potesse replicare per qualche tipo di remora o timore. Affermo con forza che nulla temo su questa terra e proprio per niente l’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti. Anzitutto e per chiarezza verso i lettori dico che sono amico di Marco Bianchini e aggiungo subito che lui non mi ha mai accompagnato in alcuna visita istituzionale a Roma. L’unica visita cui ha partecipato un suo collaboratore risale all’inizio del 2009 per un incontro con l’On. Angelino Alfano, allora Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana e sempre nella stessa giornata per la consegna al compianto Presidente emerito della Repubblica Italiana Francesco Cossiga del passaporto diplomatico sammarinese cui teneva tantissimo. Ricordo che il Ministro Alfano nel 6 marzo 2009 aveva interrotto una assenza quasi decennale di Ministri Italiani a San Marino. A tutte le restanti “peregrinazioni”, romane e non, non mi ha accompagnato nessuno. Ovviamente per tutte le trasferte di carattere istituzionale chi di dovere ne è sempre stato preventivamente informato. Ti posso infine dire che in merito al capello incriminato, mi viene da ridere pensando a quanto è stato scritto, perché è un cappello in uso in argentina che Marco Bianchini ha acquistato per se e per me. Niente a che fare ne con massoni, cavalieri o altre bischerate lette. Per quanto riguarda l’altra tua richiesta, premetto che conosco Marco Bianchini dal 2008 e spero comprenderai la delicatezza della vicenda, però posso dire che la “setta segreta” è a mio avviso una truffa organizzata in un modo che ha dell’inverosimile e proprio a danno di Marco Bianchini. In questo concordo pienamente con il Procuratore della Repubblica Giovagnoli quando dice che gli inquirenti hanno strumenti a disposizione che permettono di riconoscere il pericolo con più facilità rispetto alla gente normale. Ora per quanto mi è  possibile cerco di stare vicino al mio amico Marco e alla sua famiglia perché questo è il mio modo di onorare l’amicizia, perché l’amicizia nulla teme ed è al tuo fianco sia nella buona che nella cattiva sorte.  C’è una poesia di Kipling, “If”, che ho letto la prima volta grazie a Indro Montanelli, che dice bene cos’è per me un uomo ed un amico. Inoltre mi permetto di consigliare ai lettori un brano della lettera di S. Paolo ai Filippesi (2, 1-4) utile non solo ad un cristiano ma a tutti gli uomini di buona volontà. Per quanto posso cerco di non giudicare chi commette degli errori, anche se devo ammettere che con l’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti mi è molto difficile, ma bensì di aiutare chi reagisce a questi, chi cerca di esercitare responsabilità e memoria con vigore e forza, perché nessuno, proprio nessuno, è immune da errori.  Caro Marino dopo queste righe non credo ritornerò mai più sull’argomento, non è giusto e non è opportuno, ripeto ci sarà tempo per ogni cosa ed io ero in attesa di questa stagione da più di vent’anni, ma non per effimeri scoop o rendite di posizione, bensì per comprendere gli errori commessi e cercare di non ripeterli più in futuro. San Marino può essere una risorsa per l’Italia e per l’Europa non un impiccio o un problema. Questo è il mio rammarico e il mio amaro rimpianto. Un cordiale saluto

Federico Bartoletti 

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