Fideiussioni sospette con addentellati a San Marino

Fideiussioni sospette con addentellati a San Marino

Fideiussioni false, GdF arrestano 11 persone e perquisiscono il Consolato di San Marino

di Beatrice Rioda

Numerose società costituite al solo scopo di rilasciare fideiussioni i cui proventi, circa sette milioni e mezzo di euro, erano destinati a gonfiare i conti correnti personali degli undici soggetti raggiunti oggi dagli ordini di custodia cautelare – 2 in carcere e 9 agli arresti domiciliari – eseguiti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, comandato dal colonnello Leandro Cuzzocrea. Le società coinvolte, fra cui figurano la Intercontinental spa con sede a Firenze, la Financial Trade spa, la Esperian spa e la Consulteam srl tutte con sede a Roma e la Mediacredit società finanziaria spa con sede a Napoli hanno emesso oltre 5000 polizze fideiussorie, per un rischio garantito di circa 750.000.000 di euro, non avendo il capitale necessario per coprire le eventuali insolvenze che garantivano con le polizze (da cui il nome Operazione Miraggio). I proventi ottenuti venivano poi trasferiti, schermati da fittizi rapporti commerciali con società operanti nella Repubblica di San Marino, attraverso false fatture, su conti correnti presso istituti bancari sanmarinesi, grazie alla collaborazione di un referente in loco. Nel corso delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto del Tribunale di Roma Nello Rossi e dal pm Stefano Fava, è emerso che le società coinvolte avevano prodotto documentazione fittizia e fornito false comunicazioni alle Autorità di vigilanza, sia al momento della richiesta di iscrizione agli albi e agli elenchi previsti dal Testo Unico delle leggi bancarie, sia durante i successivi controlli. Le società hanno così operato sul mercato finanziario essendo solo apparentemente in regola con gli obblighi vigenti, ma senza offrire garanzie effettive ai beneficiari delle polizze fideiussorie e turbando di fatto il regolare andamento del mercato, perché le polizze erano molto più convenienti per i clienti di quelle immesse da società in regola con le autorizzazioni. La Guardia di Finanza sta perquisendo in queste ore il Consolato della Repubblica di San Marino, d’accordo con il Console, per reperire ulteriore materiale su una delle società indagate che risulta essere domiciliata all’interno del Consolato stesso. Le indagini sono partite da situazioni poco chiare – titoli falsi, conti correnti bancari inesistenti o gonfiati ad arte con correzioni effettuate al computer – evidenziate dalla Gruppo Tutela del Risparmio del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, e sono state portate a termine con successo grazie alla stretta collaborazione di Bankitalia. Le autorità giudiziarie sanmarinesi non sono state coinvolte perché quando è stato chiesto loro di collaborare, hanno risposto che avrebbero dovuto avvisare l’indagato delle indagini in corso. A testimonianza di quanto diffusa sia la convinzione che il riciclaggio a San Marino non presenti alcun rischio resta la frase detta da soggetti intercettati durante l’indagine, che si dicevano tranquilli perché “tanto a San Marino la Guardia di Finanza non ci può arrivare”. Oltre agli arresti, sono in corso sequestri per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro tra immobili, valori, autovetture e una imbarcazione a vela. L’inchiesta continua.

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