Fiduciarie e trust nel mirino. Italia Oggi, Valerio Stroppa – Giusy Pascucci

Fiduciarie e trust nel mirino. Italia Oggi, Valerio Stroppa – Giusy Pascucci

Italia Oggi
Fiduciarie sotto torchio – Blitz del fisco sulle fiduciarie

Valerio Stroppa – Giusy Pascucci

________________________________________

Ieri mattina i militari delle Fiamme gialle e- gli ispettori dell’amministrazione finanziaria hanno effettuato 12 interventi, sei ciascuno, presso società fiduciarie situate in cinque diverse regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Lazio. L’obiettivo degli accessi era verificare il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione all’Archivio dei rapporti finanziari delle informazioni inerenti alla clientela e delle operazioni extra-conto, ossia quelle transazioni poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo (come puntualmente definite dalla circolare n. 42/E del 24 settembre 2009). Le verifiche, informa una nota congiunta dell’Agenzia delle entrate, diretta da Attilio Befera, e della Guardia di finanza, «rientrano nel più ampio disegno di lotta all’evasione e agli illeciti  fiscali internazionali» e prendono le mosse dai controlli effettuati più di un anno fa presso filiali di banche svizzere, austriache, slovene o con sedi territorialmente vicine a San Marino. In totale gli interventi già perfezionati nei confronti degli istituti sono stati 40, per un totale di 259 filiali esaminate. Tornando all’attività di ieri, gli 007 del fisco Si sono soffermati in particolare sull’analisi delle comunicazioni all’Archivio dei rapporti finanziari, la banca dati nella quale confluiscono mensilmente in via telematica le informazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti dagli istituti finanziari con i clienti (attuali e cessati) a partire dal 1 gennaio 2005. Nell’archivio, che conta ad oggi oltre 950 milioni di rapporti, sono ricomprese anche le operazioni extra-conto, riguardo alle quali risultano censiti nel database più di 90 milioni di soggetti: in via generale sono considerate extra-conto le operazioni che vengono effettuate per cassa o, con riguardo alle banche, presso gli sportelli, contro presentazione di denaro contante o assegni, senza transito in un qualsiasi rapporto. Restano invece escluse dall’obbligo di comunicazione, ai sensi dell’articolo 7, comma 6 del dpr n. 605/1973, le operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 euro. L:Archivio ha funzione essenzialmente segnaletica e contiene, per ciascun rapporto continuativo oggetto di comunicazione, le informazioni riguardanti la tipologia, la data di apertura e di eventuale chiusura, i dati identificativi (compreso il codice fiscale del titolare) e la denominazione dell’istituto finanziario: In tal senso, e nell’ottica di semplificare l’assolvimento dell’onere informativo, opera la statuizione prevista dal provvedimento delle Entrate del 29 febbraio 2009 secondo cui l’esistenza delle operazioni extra-conto va comunicata una sola volta per ciascun anno solare, in occasione della prima operazione compiuta.
Entrate e Gdf ricordano che i soggetti tenuti a inviare i dati sono ad oggi circa 13 mila tra banche, Poste, intermediari finanziari, imprese di investimento, Oicr, Sgr e altri operatori finanziari (tra cui le filiali estere di istituti italiani e le filiali italiane degli operatori stranieri).

E ora tocca ai trust

E dopo banche e fiduciarie potrebbe essere la volta dei trust.Secondo quanto annunciato dal direttore centrale accertamento dell’agenzia delle entrate Luigi Magistro, a margine della premiazione dei dipendenti più meritevoli, la stessa attività di controllo attuata con le fiduciarie si sposterà sui trust. Sempre più utilizzati per nascondere asset economici importanti, i trust vengono spesso costituiti proprio dalle fiduciarie che, interponendosi tra fisco e contribuente, non consentono l’individuazione del proprietario del cespite da tassare. Magistro ha inoltre precisato che le fiduciarie presso cui sono stati effettuati gli interventi sono state scelte in base a criteri di pericolosità, in particolare relativamente alla operatività delle stesse, individuati in accordo con la Guardia di finanza. Per l’individuazione delle fiduciarie sono stati presi a riferimento determinati periodi temporali in cui sono state effettuate le operazioni economiche sia in Italia che all’estero.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy