Fincapital farà scoppiare la bolla speculativa. Asdico

Fincapital farà scoppiare la bolla speculativa. Asdico

Fincapital, consumatori preoccupati
SAN MARINO 10 GENNIAO 2011- La liquidazione della società Fincapital apre uno scenario quanto mai incerto e preoccupante, vista anche l’entità delle cifre in gioco, il coinvolgimento delle imprese locali e le inevitabili ricadute economiche che tutto ciò comporterà per le famiglie coinvolte e per il sistema Paese più in generale.
Lo afferma il presidente dell’ASDICO, Augusto Gatti, che  sta seguendo con grande attenzione l’evolversi degli avvenimenti che riguardano la decisione della Banca Centrale di avviare la procedura di liquidazione coatta amministrativa  di  Fincapital e le aziende ad essa collegate: “Sappiamo già di molte situazioni familiari che destano preoccupazione, con anticipi già versati, anche di importo cospicuo, a fronte dell’acquisto di abitazioni che chissà se e quando verranno mai consegnate”.
“Crediamo che il Governo – continua il presidente dell’associazione consumatori della CDLS- non possa ignorare quanto sta accadendo e la enorme gravità delle conseguenze per i cittadini e le famiglie coinvolte; riteniamo che debbano essere poste immediatamente in atto una serie di iniziative: a partire dal congelamento del pagamento delle rate di mutuo per i cittadini coinvolti, nonché attivare tutte le tutele possibili affinché gli immobili già ceduti agli acquirenti con scritture private o a mezzo leasing, e riguardo ai quali sono stati versati anticipi, non vengano coinvolti nelle procedure concorsuali. Sarebbe auspicabile che le famiglie loro malgrado coinvolte, possano recuperare integralmente quanto anticipato o entrare a titolo definitivo in possesso dell’immobile acquistato.”
“Altro aspetto molto preoccupante – puntualizza il Presidente dell’ASDICO – è l’effetto domino che la situazione Fincapital potrebbe scatenare in tante altre imprese ed aziende sammarinesi collegate ad essa, anche in qualità di subfornitori. Riteniamo che l’abnorme proliferazione del settore immobiliare avvenuto in questi anni e la sua rilevante concentrazione in pochissime realtà economiche, abbia contribuito a creare una sorta di “cartello” che ha gonfiato la “bolla speculativa edile” mantenendo i prezzi inspiegabilmente elevati, soprattutto rispetto alla quantità enorme di immobili invenduti e sfitti. Non vorremmo che quanto sta accadendo in questi giorni, oltre ai danni economici per le tante persone coinvolte, provochi danni ben maggiori al nostro Paese, già duramente provato dalla crisi internazionale e da quella più preoccupante con la vicina Italia.”

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