Fixing, erga omnes

Fixing, erga omnes

Erga omnes. Due paroline latine che letteralmente significano “nei confronti di tutti”. Ma il principio dell’erga omnes applicato ai contratti sammarinesi è inattuale, lo abbiamo già scritto nei giorni scorsi e proprio oggi l’Unione degli Artigiani ha rincarato la dose. Nato nel 1961, accusa il peso degli anni ed è stato superato dal mutato quadro di relazioni tra associazioni di categoria e sindacati.

Quel che è peggio, è che l’erga omnes oggi viene applicato a seconda dei casi: due pesi due misure insomma, come ha scoperto San Marino Fixing.

Scendiamo nello specifico. Osla ha appena firmato con i sindacati la parte economica del contratto industria e chiede di far valere le condizioni imposte a tutti i lavoratori del settore, compresi quelli – e sono la stragrande maggioranza – impegnati nelle aziende associate ANIS. Eppure per quello che riguarda il settore Artigianato, il sindacato ha firmato due separati contratti, con l’Unas e con l’Osla. Due contratti che prevedono diverse differenze, di sostanziale importanza anche sotto il profilo economico e delle ore lavorate.

Se si guarda sul sito della Cdls addirittura le differenze sostanziali tra i due contratti (le cui tabelle retributive resteranno in vigore sino al 31 dicembre 2010) sono addirittura spiegate. Citiamo fedelmente: “La principale differenze normative fra Osla e Unas riguardano l’orario di lavoro che nel caso dell’OSLA è di 37,5 ore settimanali (7,30 muniti giornalieri) mentre l’UNAS prevede 40 ore settimanali (8 ore giornaliere). Altra differenza riguarda il salario variabile, con l’UNAS che non riconosce il meccanismo del premio annuale legato appunto alla salario variabile”.

Dunque, riassumendo quello che ha scoperto Fixing: per il contratto Industria si chiede ai lavoratori delle aziende ANIS di accettare le condizioni firmate da Osla, in base al principio dell’erga omnes. Per il contratto Artigianato invece né il sindacato, né nessun altro ha problemi ad avere firmato due contratti, con Osla e Unas.
dimenticando che l’articolo 9 secondo comma dice che quando si verifica il concorso di due contratti saranno applicate le clausole più favorevoli ai prestatori di lavoro.

Due pesi e due misure, appunto: ecco che torniamo al concetto principale, ovvero che l’erga omnes o vale sempre oppure non vale mai.

Il fatto che a San Marino questo principio sia oggi forzatamente utilizzato per far valere la forza di pochi nei confronti di molti – come ha lamentato l’ANIS, come ha ribadito oggi l’Unas – è un’ulteriore conferma del fatto che l’erga omnes – che negli anni Sessanta ha fatto la sua parte per tutelare i lavoratori, oggi sia da archiviare definitivamente.

Su San Marino Fixing in distribuzione da venerdì ulteriori aggiornamenti sulla questione, destinata ad avere una “coda” lunga.

San Marino Fixing

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