Fnps-Cdls, Casale Fiorina: alla ricerca dei valori perduti

Fnps-Cdls, Casale Fiorina: alla ricerca dei valori perduti

“Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore” crediamo che questo aforisma di Cicerone riassuma in poche parole l’ostinazione nel reiterare l’obbligo pregiudiziale di una gestione privata che – inspiegabilmente – la SUMS ha messo alla base del proprio encomiabile impegno sul progetto della Residenza Anziani del Casale La Fiorina. Da parte della SUMS il voler a tutti i costi imporre quale prerequisito la “gestione privatistica” – che nel periodo trascorso ha dimostrato tutti i suoi enormi limiti in termini di efficienza e vistose lacune in termini di qualità del servizio reso – è una palese dimostrazione di non voler riconoscere l’errore fatto e soprattutto evidenzia la mancanza di umiltà nel prendere atto di scelte sbagliate.

Come FNPS – CDLS riteniamo che debba essere definitivamente chiuso questo periodo di incomprensione tra Organizzazioni storiche (SUMS e Sindacato) che hanno alla base della loro azione il bene dei concittadini e dei lavoratori e, finalmente, anche da parte della SUMS si decida di condividere assieme al Sindacato la necessità di una gestione totalmente pubblica, effettuata con il diretto coinvolgimento dell’ISS, della Residenza Anziani del Casale La Fiorina; il rilancio di questa prestigiosa struttura dovrà avvenire con il controllo della SUMS e delle Federazioni Pensionati Sammarinesi.

Ci siamo stancati di leggere sugli organi di stampa le prese di posizioni personali di qualche esponente della SUMS che sono – forse – più orientate a visibilità e promozione personale che non al perseguimento dell’unico e vero obiettivo che dovrebbe stare a cuore a tutti noi, e cioè il benessere, la serenità e la tutela degli anziani sammarinesi, specie quelli non autosufficienti.

Per la FNPS-CDLS questa è la palese dimostrazione di come l’iniziativa privata in alcuni campi porta ad un degrado inaccettabile della qualità dei servizi e delle tutele alle persone, mettendo in primo piano il profitto e l’equilibrio dei bilanci. Così come riteniamo che una gestione pubblica – efficiente e ben controllata dalle parti sociali – non sia necessariamente fonte di inefficienze e di sprechi. Parlare di “nazionalizzazione” riguardo alla RSA La Fiorina, denota un pregiudizio ideologico di vecchio stampo verso i valori dello “stato sociale” e delle iniziative pubbliche che ci preoccupa e rafforza la nostra scelta di richiedere una gestione totalmente pubblica

la Federpensionati della CDLS è inaccettabile che da parte di esponenti di una organizzazione come la SUMS si continui a parlare di soldi, di investimenti, di recupero di somme e cifre spese e non si spenda neanche mezza parola sulle persone, sui diritti degli anziani, sulla difesa dello “stato sociale” e sui principi di solidarietà, di dignità personale, di benessere che sono le radici stesse del popolo sammarinese.

Crediamo che sia opportuno che qualcuno vada a rileggersi quello che è stato scritto in un “manifesto” nel lontano 1876, frutto di “una volontà nobilissima cui serve di guida una specchiata coscienza democratica”. Quando si parla di persone, di anziani, di non autosufficienza, di famiglie è il caso di lasciare da parte i bilanci e di riscoprire il passato, alla ricerca dei valori perduti.

 

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