Forlì – Credito di Romagna, vicenda chiusa. Mercadini ha patteggiato

Forlì – Credito di Romagna, vicenda chiusa. Mercadini ha patteggiato

Forlì – Credito di Romagna, vicenda chiusa

Patteggiamento concordato tra le parti e via d’uscita senza processo per la banca e il suo patron Mercadini

FORLI’ – Partita chiusa per il Credito di Romagna ed il patron Giovanni Mercadini che hanno definito i due procedimenti presso la Procura di Forlì, con la formula del “patteggiamento” concordato tra le parti.
La formula che non prevede alcuna fase processuale, è stata definita in pochi mesi allo scopo di salvaguardare l’immagine della banca ed evitare un eventuale processo che sarebbe durato anni con probabili ripercussioni negative sulla banca. A quanto pare il Cavalier Mercadini avrebbe scelto questa formula (contro il parere dei suoi avvocati, che erano ottimisti sulla vittoria in giudizio) pur di non danneggiare la banca che ha fondato nel 2003 e chiudere una volta per sempre questa brutta vicenda.

Le sanzioni concordate con la Procura, sono di natura pecuniaria per il Credito di Romagna (12 mila euro) e di condanna inferiore all’anno più una multa di 4 mila euro per Mercadini, condanna di entità lieve senza menzione nel casellario giudiziario che permette di mantenere i requisiti di onorabilità necessari per ricoprire in futuro ruoli direttivi e amministrativi in banca.

I capi di imputazione sono relativi a operazioni svolte con San Marino che erano perfettamente regolari nel 2006, ma dopo l’entrata in vigore della Normativa Comunitaria che classifica San Marino come paese extracomunitario e con procedure non equivalenti, le stesse operazioni ripetute anche nel 2007 sono diventate un reato. Le accuse sono relative a 12 bonifici con due banche sammarinesi non registrati nell’archivio unico informatico, e 7 operazioni di finanziamento in pool con una banca di San Marino, concesse dal 2006 al 2008 a favore di primarie imprese, operazioni effettuate in base alle procedure e alla contrattualistica vigenti. Quindi le operazioni del 2006 sono regolari, quelle identiche del 2007 sono irregolari e quindi reato.

Nel caso del Credito Di Romagna l’accusa di riciclaggio e di favoreggiamento dell’abusiva attività creditizia di una banca estera non autorizzata a lavorare in Italia, non riguardano giri strani di trasferimento di contanti e capitali all’estero di dubbia provenienza o quant’altro, ma a semplici operazione interbancarie.
Mercadini è stato condannato non per reati personali commessi, ma in qualità di Amministratore delegato del Credito di Romagna. Il commissariamento della Banca finirà in luglio e visto che non sono state riscontrate irregolarità, con molta probabilità la banca verrà restituita ai soci.

Da Romagna noi

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy