I politici della Repubblica di San Marino, di fronte alle enormi difficoltà in cui si dibatte il Paese, invece di adoprarsi per risolverle, starebbero progettando in tutta fretta nuove elezioni, per farsi rieleggere prima che la crisi scoppi.
L’ipotesi di detto sciagurato – per il Paese – progetto emerge da alcune considerazioni svolte da Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.
Secondo Fabbri il mondo politico starebbe maturando l’intendimento di ‘ricorrere alle
urne in tempi relativamente
brevi.
Ipotesi non scartata da
diversi strateghi politici che
consentirebbe di andare al voto
prima che si sia manifestata e
sia percepita dalla popolazione
la drammaticità della situazione
economica. Prima del disastro,
insomma, chi ha guidato il paese
potrebbe avere ancora la
possibilità di ottenere voti ed
essere riconfermato, essendo
lì pronto – come dopo un terremoto
politico – per raccogliere i
frutti della ricostruzione.
Diverso sarebbe andare alle
urne quando l’acuirsi della crisi
economica avesse già manifestato
i suoi effetti nelle tasche
dei sammarinesi.
La sfiducia
nell’intera classe politica avrebbe
a quel punto un peso determinante. ‘