Fra Riccio e Zechini

Fra Riccio e Zechini

Su alcuni giornali in maniera brutale, si alimentano frizioni, giudizi ed illazioni pesanti su brave persone come il dott. Riccio e il dott. Zechini e sul loro ruolo che è un ruolo istituzionale.

Non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima che queste cose accadono, ma non per questo non vanno stigmatizzate.

Il Comandante Zechini è stato appena confermato e il Coordinatore Riccio appena nominato non per volontà di uno o due Segretari, ma per volontà generale espressa pubblicamente dagli organi competenti (Consiglio e Congresso).

Entrambi godono della mia personale stima e sono certa che, essendo come ho detto brave persone, e funzionari onesti, degni del rispetto di tutti, sapranno superare i problemi di questa prima fase.
E’ loro dovere fare di tutto per collaborare e raggiungere gli obiettivi dati e questo ci si aspetta specialmente da alti ruoli dello Stato. Per quanto mi riguarda do tutto il mio contributo.

Non è denigrando uno che si valorizza l’altro. Non è corretto parteggiare per l’uno o per l’altro, specie se la natura degli screzi, quelli veri e non quelli inventati, fosse condizionata dal carattere e dal modo di porsi.

Guardiamo alla sostanza. Guardiamo i risultati del servizio reso al paese. Preserviamo l’onorabilità delle brave persone che lavorano per le Istituzioni, e queste brave persone facciano altrettanto gli uni nei confronti degli altri.

Devo dare conto del settore di mia pertinenza e non della Gendarmeria, rispetto alla quale, come Segretario di Stato, non sono di certo insensibile. Ma visto che mi si chiede di rispondere per la parte di mia competenza, non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro fatto fin qui dal dottor Riccio. Stiamo per portare a casa alcune realizzazioni ed accordi molto attesi ed importanti non solo per la Polizia Civile ma anche per la Repubblica, che saranno illustrati alla stampa ed ai cittadini.

Il giornalismo che punta sullo scandalismo, sull’esagerazione o addirittura sull’invenzione e sulla denigrazione, non è da approvare. In alcuni casi, lo scopo sotteso è di dividere, togliere fiducia e destabilizzare organi ed istituzioni dello Stato e persone attraverso la diffusione di notizie non attendibili di cui i giornalisti possono essere protagonisti o strumenti più o meno inconsapevoli. Con una leggerezza che non fa onore a chi scrive e fa solo del male ai diretti interessati e alle loro famiglie.

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