Secondo l’Usot i frontalieri della Repubblica di San Marino tenderebbero a non fare più acquisti in territorio sammarinese non si sa se per scelta o per necessità.
I lavoratori frontalieri stanno già sensibilmente contraendo la loro propensione
al consumo all’interno della Repubblica, sia perché si sono visti ridurre
notevolmente le loro buste paghe e quindi costretti a rivedere le proprie
abitudini, sia perché, giustamente indispettiti, scelgono di non spendere
all’interno del nostro Paese.
Il rischio è che i frontalieri continuino a
boicottare volontariamente le attività commerciali sammarinesi, con il risultato
di peggiorare la già grave situazione economica del Paese in generale e delle
imprese che l’USOT rappresenta.
Tutto questo sta creando forti tensioni
all’interno delle aziende e non poche difficoltà gestionali, ricordiamo infatti
che i lavoratori frontalieri sono una categoria che fornisce al nostro settore,
con numeri importanti, personale affidabile e qualificato non facilmente
reperibile in territorio.
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A dir il vero a San Marino, per protesta contro il governo italiano, c’è chi aveva proposto di non fare acquisti fuori di San Marino.